Nell’intervista a “Nautilus”, il senatore del Movimento 5 Stelle, Luigi Nave, ha espresso la sua contrarietà all’approvazione di una mozione da parte della maggioranza e del terzo polo per reintrodurre il nucleare al fine di raggiungere la neutralità climatica. Secondo Nave, il nucleare non è sicuro e i costi per la gestione delle scorie sono elevati. Esistono alternative, come la comunità energetica, ma Fratin non ha fatto altro che esporre dei bei propositi senza nulla di concreto dietro. Inoltre, il nucleare non può essere la soluzione per la decarbonizzazione in Italia, dato il rischio sismico e di inondazioni. Nave ha poi espresso la sua solidarietà alla popolazione colpita dai fenomeni atmosferici in Emilia Romagna e ha criticato la bassa somma di fondi stanziati per la ricostruzione.
Riguardo al nucleare: da parte della maggioranza e terzo polo è stata approvata una mozione per inserire il nucleare e raggiungere la neutralità climatica. Un commento su questo.
“Per fortuna c’è stato un referendum che ne ha richiesto la chiusura. La Germania ha respinto l’ultimo reattore in questo mese. Il nucleare non è affatto sicuro. I costi elevati per la gestione delle scorie sono notevoli, non è vero che sono sicure. Ancora nei nostri territori dobbiamo pagare lo scotto per le centrali che abbiamo chiuso. Non è affatto vero che esistono già le centrali a fissione. Anche nel contenzioso dei costi non esistono paragoni. Esistono alternative. Fratin parla di comunità energetica che porterebbe ad un aumento del pacchetto energetico. Bei propositi e belle parole ma nulla di più”
Il nucleare può essere la soluzione per decarbonizzazione?
“No. In termini di sicurezza, specie in Italia, zona altamente sismica, non è la soluzione. Ci sono problemi sismici o di inondazioni, oltre al costo di gestione delle scorie. Nella centrale del Garigliano ancora abbiamo delle scorie: non è una fonte sicura. Con i forse non si va avanti. Non è l’Italia l’unico Paese che non ha il nucleare. Andiamo a referendum e vediamo cosa succede”
Sulla situazione in Emilia Romagna e la violenza dei fenomeni atmosferici.
“Esprimo profonda solidarietà per la popolazione. I fondi stanziati sono sempre pochi, come erano per Ischia. Viene meno il progetto di mappatura che dovrebbe essere completato, va fatto di più, a partire dalla mappatura del territorio. Bisogna stanziare più fondi. Il cambiamento climatico c’è”.