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Trentino mercatini al top, piste aperte e finalmente neve. Ma non eravamo boicottati?

Anche per quest’anno un grande successo per quanto riguarda i mercatini di Natale in Trentino che hanno riscontrato numeri altissimi. Ha visto la partecipazione di quasi 800 mila visitatori, con una crescita del 5% rispetto all’anno scorso. Il boom delle visite, così come ribadito da Trentino TV, è stato durante il finesettimana dello scorso 8 dicembre, dove, ai mercatini di Trento, sono state registrate circa 100 mila presenze e 3500 camper, con un’occupazione alberghiera al 95% e un picco al 99% la sera del 9 dicembre.

Ma il Trentino non ha brillato in questo avvio di stagione invernale solo per i mercatini di Natale, ma anche per le prenotazioni presso i principali comprensori sciistici che comprendono Madonna di Campiglio/Pinzolo/Folgàrida/Marilleva, Val di Fiemme, Val di Fassa e Alpe Cermis

Arrivi che di sicuro aumenteranno anche alla luce delle recenti nevicate che stanno regalando paesaggi da favola. Intanto nei giorni scorsi si è assistito a giornate da “bollino nero”.

Ma c’è un aspetto che non possiamo ignorare: in questi ultimi mesi il Trentino è stato oggetto di diverse proteste e richiami al boicottaggio negli ultimi tempi, a causa di scelte politiche e tematiche sulla gestione dei grandi carnivori. Tuttavia, nonostante queste dichiarazioni che sono state affrontate anche sui media nazionali, la realtà dei fatti dimostra che la regione continua ad essere una meta molto ambita e amata dai turisti.

La bellezza dei paesaggi, l’ospitalità delle persone e l’infinita varietà di attività offerte hanno dimostrato di essere più forti di qualsiasi controversia. Il Trentino si è consolidato come una meta di viaggio insostituibile, che affascina e conquista milioni di turisti ogni anno ormai alla pari con l’Alto Adige.

Alla luce di questi successi, forse è giunto il momento di riflettere sulle scelte che sono state fatte. La politica del boicottaggio del Trentino non è riuscita nel momento a creare particolari problemi per l’economia turistica provinciale anche grazie all’ospitalità del territorio e alle sue bellezze naturali.