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Benzina. Federconsumatori: “attuali sovrapprezzi determinano ricadute dirette di oltre 72 euro annui a famiglia”

Il prezzo della benzina raggiunge il livello massimo da sei mesi: attestandosi a 1,911 euro al litro al self. Non va meglio per il diesel, che raggiunge quota 1,811. Inavvicinabili i prezzi al servito". Ad affermarlo è stata l'Associazione Federconsumatori, intervenuta con una nota in merito all'aumento del prezzo dei carburanti.

“Il prezzo della benzina raggiunge il livello massimo da sei mesi: attestandosi a 1,911 euro al litro al self. Non va meglio per il diesel, che raggiunge quota 1,811. Inavvicinabili i prezzi al servito”.

Ad affermarlo è stata l’Associazione Federconsumatori, intervenuta con una nota in merito all’aumento del prezzo dei carburanti.

Federconsumatori, successivamente, ha evidenziato come i rincari elevatissimi pesino sulle tasche degli automobilisti, specialmente ora che, con il bel tempo, molte famiglie si organizzano per qualche trasferta fuori porta.

“Si tratta di prezzi che si attestano ben al di sopra di quanto dovrebbero: secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento del costo del petrolio che dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina registra un sovrapprezzo di ben 6 centesimi al litro, il gasolio addirittura di 9 centesimi al litro. Questo si traduce in aggravi estremamente rilevanti: solo in termini diretti, per il carburante, considerando 2 pieni di benzina da 50 litri al mese, un automobilista spende, a causa di questi sovrapprezzi +72 euro annui. Per quanto riguarda il diesel va anche peggio: considerando circa 1 pieno e mezzo da 50 litri al mese, il maggiore carico in termini diretti ammonta a +81,00 euro annui” ha ulteriormente specificato l’Associazione a tutela di consumatori e utenti.

Federconsumatori ha poi affermato come a destare forte preoccupazione vi siano anche i rincari indiretti, considerato il fatto che nel nostro Paese le merci sono trasportate per circa l’84% su gomma: secondo i loro calcoli, con tali sovrapprezzi, vi siano ricadute di +79,70 euro annui a famiglia.

Federconsumatori ha infine concluso affermando: “Questi rincari rischiano di costringere le famiglie ad ulteriori rinunce e sacrifici. Per questo è necessario intervenire per arginare, da subito, questa nuova corsa al rialzo: monitorando eventuali fenomeni speculativi; operando un taglio delle accise sui carburanti, immediato e congruo, oppure definendo un’accisa mobile realmente efficace; scorporando le accise dall’applicazione dell’IVA sui carburanti: da tempo sottolineiamo quanto sia insopportabile e iniqua l’imposizione di una tassa su un’altra tassa. Soprattutto, è necessario che il Governo non abbassi la guardia e non abbandoni i cittadini anche su questo fronte, come ha già fatto, troppo prematuramente, su quello di energia elettrica e gas”