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Istruttoria Antitrust su Enel Energia: “Doveroso tutelare i consumatori”

L’associazione Codici darà voce ai consumatori nell’ambito dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Enel Energia.

L’associazione Codici darà voce ai consumatori nell’ambito dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Enel Energia.

“Anche ai nostri Sportelli sono arrivate segnalazioni su rinnovi contrattuali di cui gli utenti non sapevano nulla e su bollette salatissime – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, quindi registriamo favorevolmente l’apertura dell’istruttoria da parte dell’Antitrust. È doveroso fare chiarezza, tutelando i consumatori. Riceviamo quotidianamente segnalazioni per bollette spropositate, contratti attivati senza consenso, operatori di call center che fingono addirittura di chiamare per conto di Arera o di associazioni di consumatori, proponendo il cambio di fornitore come un ultimatum. Siamo pronti a fare la nostra parte nell’istruttoria dall’Antitrust su Enel Energia, così come stiamo facendo per altre società. Invitiamo i consumatori a segnalare rincari significativi, rinnovi contrattuali o cambi di contratto non comunicati in maniera adeguata così da poterli tutelare di fronte all’Autorità”.

È possibile fare una segnalazione all’associazione Codici e richiederne l’assistenza telefonando al numero 065571996 o scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.

Tornando all’istruttoria su Enel Energia, nel bollettino settimanale in cui l’Antitrust comunica l’avvio del procedimento, la stessa precisa che dal gennaio 2024 ha ricevuto oltre 600 denunce di consumatori e microimprese, anche attraverso le associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023 – gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente.

In particolare, i segnalanti rappresentano, oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva in forma scritta, posta elettronica o cartacea, da parte di Enel Energia, in ordine al rinnovo contrattuale e di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso né scegliere un diverso fornitore di energia.

Alcuni utenti, scrive sempre l’Autorità nel bollettino, riferiscono di ricevere regolarmente le fatture tramite e-mail o sull’app, ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche tramite i predetti canali e di aver trovato casualmente nello spam un’e-mail, proveniente da Enel Energia, a cui era allegata la comunicazione di rinnovo, a seguito della scadenza, delle condizioni economiche di fornitura.

Ad avviso dei segnalanti, l’e-mail in esame sarebbe stata “artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam” anche in ragione della rilevanza della parte grafica. L’Antitrust sottolinea che la stessa e-mail si prestava ad essere interpretata come un mero messaggio promozionale e non come un documento avente un significativo impatto sul contratto di fornitura, tenuto conto che non veniva data evidenza alla modifica delle condizioni economiche né nell’intestazione né nella parte testuale dell’e-mail.