“Non mi sono mai sentito un eroe, nella maniera più assoluta. Mi sono sentito una persona normale, con tante difficoltà, con tanti limiti che ho sempre cercato di superare per aiutare gli altri”.
E’ iniziato con queste parole l’intervento con il quale, Sergio De Caprio, ex generale dei carabinieri noto anche come Capitano Ultimo e oggi candidato alle europee per “Libertà” con Cateno De Luca, è intervenuto a Radio Cusano Campus durante ‘L’Italia s’è desta’, programma condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e la giornalista Roberta Feliziani.
L’ex generale ha proseguito nel suo intervento affermando: “Vorrei fare la politica della gente insieme alla gente ascoltare e aiutare le persone a raggiungere ciò che vogliono, non quello che vogliono i partiti o i potenti di turno. Noi abbiamo una cosa importante, come il petrolio per gli arabi, noi abbiamo il sole. Siamo il paese che per esposizione ha la ricchezza del sole maggiore di tutti gli altri paesi d’Europa. Eppure non stiamo investendo la maggior parte delle risorse del PNRR nell’acquisto di pannelli fotovoltaici e nella produzione di energia fotovoltaica, non solo per consumarla, ma per venderla e avere soldi da poter ridistribuire. Dobbiamo chiedere risorse da mettere sul fotovoltaico, sui guardrail delle strade a scorrimento veloce, sui perimetri degli aeroporti e avere ricchezza da dare al popolo, non per fare diventare ricchi le aziende che le emettono”.
Riguardo alla situazione in cui verte l’Italia oggi, invece, Sergio De Caprio ha specificato: “Rivitalizzare la comunità dandogli risorse è l’obiettivo fondamentale. Ma queste risorse non possono venire sempre dalle solite mucche che vengono munte, cioè i cittadini. Abbiamo una ricchezza e sono le risorse naturali, questa ricchezza diamola ai cittadini, ai comuni, alle regioni, per farne anche delle politiche sociali. Se coinvolgiamo gli studenti nella progettazione dei territori comunali obbligando il sindaco ad ascoltare il parere consultivo dei rappresentanti degli studenti delle scuole superiori, riprenderemo in mano il futuro dei nostri figli rendendoli protagonisti. Questa è una norma che va fatta subito perché questa è la libertà, la libertà di autodeterminarsi insieme ai propri figli, alle generazioni del futuro, ma diamogli un ruolo”.
Infine, concludendo il suo intervento, l’ex generale De Caprio si è espresso sul tema giustizia, affermando: “Dobbiamo chiudere i conti con la criminalità mafiosa dall’Italia e dall’Europa, la responsabilità è nostra, degli italiani. Dobbiamo togliere i diritti politici ai mafiosi e ai loro familiari, a meno che non dimostrino di non avere più rapporti economici e amicali con i loro parenti mafiosi condannati. Bisogna poi impedire l’accesso al mondo del lavoro ai mafiosi e anche ai parenti affini di primo e secondo grado, a meno che non dimostrino di aver reciso ogni tipo di contatto con il mafioso condannato. Questa è la vera difesa dal voto di scambio. Questa è la strada per vincere, perché li isoliamo, non gli diamo più la possibilità di fare voto di scambio. Li conosciamo tutti chi sono i mafiosi perché i pentiti hanno detto tutto. Adesso è responsabilità di chi si trova nelle istituzioni dirci perché non riescono a sconfiggere la mafia”.