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Attualità Politica

Mattia Gottardi: "Vi spiego io cosa è il movimento dei Sindaci"

Mattia Gottardi, classe 1980, è avvocato e dal 2010 Sindaco di Tione di Trento. La politica lo accompagna fin da giovane: prima nelle associazioni giovanili legate ad Alleanza Nazionale, poi candidato per il Popolo della Libertà nel 2008. Nel 2010 la sfida per diventare Sindaco di Tione – sfida complessa, ma Mattia Gottardi non si è tirato indietro e infatti ha vinto. La coalizione che lo sostiene è eterogenea, e proprio la decisione di puntare sulla qualità piuttosto che sulle coalizioni lo renderanno capace di vincere la sfida per una seconda volta. Ha un breve trascorso con il partito di Corrado Passera, ma l’esperienza finisce quando il banchiere decide di ritirarsi dalla politica. Da quel momento Mattia Gottardi inizia a puntare su un progetto politico alternativo, un movimento dei Sindaci che possa accogliere consensi all’interno dei numerosi partiti presenti in Provincia. E’ stato intervistato da Secolo Trentino dopo che un sondaggio online di Secolo Trentino lo ha consacrato al 69% come politico locale preferito dai lettori del nostro giornale.
Da circa un anno si parla del movimento dei Sindaci. Potrebbe spiegarci questo progetto?
Volentieri! A noi piace definirci Territoriali. L’idea di impegnarci per dare al Trentino un’alternativa di governo nasce con grande naturalezza dal rapporto che tra Amministratori delle Valli trentine si è venuto a creare collaborando e discutendo di problemi concreti ed esigenze comuni e dalla considerazione che serve una visione forte, unitaria e responsabile per il futuro del Trentino.
Quali sono i Sindaci coinvolti?
Posso dire che negli incontri che nel corso di un anno circa di lavoro abbiamo avuto in tutte le Valli e Territori del Trentino abbiamo contattato e ci siamo confrontati con tantissimi Sindaci e Amministratori.
Attualmente sono coinvolti nel progetto oltre 50 Sindaci e Presidenti di Comunità, ma non vorrei ridurre tutto solo alla loro partecipazione: ci sono molte persone, non impegnate in politica, che quotidianamente danno il loro apporto di esperienze e sostegno alla nostra iniziativa. 
Sui nomi mi sia permesso di mantenere ancora per qualche tempo un po’ di discrezione… Non è un mistero che tra i promotori di questo progetto vi siano Francesco Valduga (Rovereto), Roberto Oss Emer (Pergine), Stefano Bisoffi (Presidente Comunità Vallagarina), Christian Girardi (Mezzolombardo), Maria Ceschini (Cavedine) e tanti altri che si presenteranno da soli senza bisogno di “annunci” da parte mia.
Vi porrete all’interno della coalizione di centrodestra o di centrosinistra?
Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni queste categorie a mio avviso sono superate. Ritengo debbano prevalere la buona Politica, la partecipazione, le persone ed il bene comune. Dal documento politico che stiamo elaborando e che uscirà a breve si vedrà che vogliamo dare un’impronta politica alla nostra azione, che non significa essere inseriti nelle categorie partitiche. Non credo basti definirsi di destra, di centro o di sinistra per dire che si ha un’idea politica. La politica oggi si aggancia alle esperienze.
Alcuni vi accusano che alla fine sarete un sostegno alla maggioranza di centrosinistra autonomista. Come replica a riguardo?
Non abbiamo nessuna intenzione comunque di diventare “sponda” o “sostegno” all’attuale maggioranza: le notizie che ci attribuiscono alleanze già sottoscritte sono completamente false. Non siamo contro nessuno, non è nel nostro DNA di Amministratori la mera contrapposizione: siamo in ogni caso convintamente ed assolutamente Alternativi!
Sarete, quindi, un’alternativa all’attuale maggioranza?
Certamente, come detto saremo un’Alternativa di governo, e saremo alternativi agli attuali contenitori politici del panorama trentino. C’è bisogno di assunzione di responsabilità: la politica deve essere impegno e concretezza, non “vetrina” e slogan.
Nel caso di una vostra vittoria alle prossime elezioni provinciali, quale potrebbe essere la prima questione da affrontare?
Innanzitutto per noi il 2018 non è un punto di arrivo ma di partenza. Comunque, direi che la domanda è un tantino prematura e che una prima risposta, in ogni caso, arriverà con il nostro documento che presenteremo nelle prossime settimane. Certamente sarà nostro compito ridare credibilità e fiducia nella Politica alle persone per bene, che sono la stragrande maggioranza silenziosa dei Trentini, che oggi vivono un forte disagio di rappresentanza, con una proposta concreta ed attuabile per il futuro del Trentino.
Michele Soliani