Cairo scommette sulla sconfitta della sinistra alle prossime elezioni politiche e, di conseguenza, sposta la sua tv, La 7 , su posizioni di sinistra più becera e faziosa. Non è un’assurdità ma, al contrario, l’ennesima dimostrazione di intelligenza negli affari del presidente del Torino. Quando Rai e Tg5 si erano zerbinati di fronte al bugiardissimo, Cairo aveva fatto della 7 un’area di libertà non renziana se non antirenziana. Ed ora che il Pd appare in difficoltà, nonostante Minniti, il patron va in direzione ostinata e contraria. Non per un cambiamento di campo di Cairo ma, semplicemente, perché stare all’opposizione rende. In termini di ascolti e di raccolta pubblicitaria. Dunque appoggiare le posizioni del ministro Orlando, quello a cui fanno capo i magistrati che chiudono gli occhi davanti alla criminalità degli invasori, porta nuovi telespettatori alla 7.
Perché Cairo, da intelligente uomo d’affari, punta sul servilismo di Tg5 e Rai in caso di vittoria del centro destra. Di conseguenza la sua sarebbe l’unica tv di opposizione. In realtà non è proprio così. Perché la sinistra del bugiardissimo ha occupato tutti gli spazi televisivi lasciando a Cairo la bandiera dell’informazione libera, ma il centro destra ha dimostrato ogni volta di non essere in grado di gestire informazione e comunicazione. Così La7 rischia di non essere sola, in questo caso, ad opporsi ad un futuro governo di centro destra. E dovrà condividere i telespettatori con le altre reti. Resta, in ogni caso, il segnale di una scommessa sulla sconfitta della sinistra. E resta, inequivocabile, la dimostrazione di incapacità di un centro destra che non ha avuto il coraggio e la capacità per contrastare i governi di Letta, del bugiardissimo e di Gentiloni con una informazione di forte contrasto.
Augusto Grandi
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