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Covid. Tornano a salire i ricoveri, superata la soglia d’allerta in 9 regioni italiane

Mentre la campagna vaccinale italiana risente ancora dei ritardi nella consegna dei vaccini e delle problematiche che la settimana passata hanno interessato l'azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, il virus continua a tenere ben salda la sua presa sul Belpaese mettendo sotto stress l'intero sistema sanitario nazionale.

Mentre la campagna vaccinale italiana risente ancora dei ritardi nella consegna dei vaccini e delle problematiche che la settimana passata hanno interessato l’azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, il virus continua a tenere ben salda la sua presa sul Belpaese mettendo sotto stress l’intero sistema sanitario nazionale.

E’ notizia di oggi infatti, quella che i ricoverati a causa del Covid-19 nei reparti degli ospedali nostrani abbiano superato complessivamente la soglia d’allerta del 40%, ad affermarlo è stata direttamente l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali che ha mostrato come i pazienti con il coronavirus abbiano raggiunto il 42% dei ricoverati nei reparti di Medicina Generale, Pneumologia e Infettivologia.

In generale, sono 9 le regioni italiane nelle quali è stata superata la soglia d’allerta del 40% (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Umbria). Questo evidenzia come, ad una settimana dall’entrata in vigore delle “nuove” norme restrittive emanate dal Governo Draghi per contrastare la circolazione del virus, la situazione continui ad essere tutt’altro che rosea.

Questi dati, come riporta ANSA, vanno ad aggiungersi a quelli relativi alle terapie intensive che già da diverse settimane hanno superato la soglia d’allerta del 30%, fermandosi attualmente intorno al 38% su scala nazionale, in oltre 12 regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria).