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Inchiesta Covid. L’associazione familiari vittime del Covid: “Richiesta archiviazione procura di Brescia lascia amaro in bocca”

L'avvocato ha esordito proprio trattando il delicato tema della richiesta di archiviazione della procura di Brescia per Conte e Speranza, affermando: "Questo è un parere espresso dalla procura di Brescia,

L‘avvocato Consuelo Locati, portavoce dell’associazione dei familiari delle vittime del Covid, è intervenuta nella trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus per parlare, tra le varie, della richiesta di archiviazione della procura di Brescia per l’ex Premier Giuseppe Conte e per l’ex Ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’avvocato ha esordito proprio trattando il delicato tema della richiesta di archiviazione della procura di Brescia per Conte e Speranza, affermando: “Questo è un parere espresso dalla procura di Brescia, la decisione finale spetterà al tribunale dei ministri. Chiaro che lascia l’amaro in bocca a fronte del fatto che le evidenze documentali della procura di Bergamo da sole sconfesserebbero le dichiarazioni rilasciate da Conte e Speranza nell’interrogatorio. Noi confidiamo sempre nella giustizia e confidiamo che il tribunale dei ministri valuti le risultanze di 3 anni d’indagine della procura di Bergamo.

Consuelo Locati ha poi aggiunto: “Mi lascia un po’ perplessa che in 15 giorni si siano analizzate migliaia di pagine e si sia arrivati a questa conclusione. La verità storica è già contenuta nelle informative della Procura di Bergamo basate su dati oggettivi, se davvero si arrivasse attraverso il tribunale dei ministri a chiedere un’archiviazione forse questo percorso per andare alla ricerca di una verità potrebbe essere compromesso. Siamo stati presi dal panico in una situazione emergenziale, ma il problema è che non ci dovevamo trovare in una situazione di panico perché non eravamo pronti”.

E infine, concludendo il suo intervento, la portavoce dell’associazione dei familiari delle vittime del Covid ha rincarato: “Se ci fosse stata la volontà delle istituzioni di mettersi davanti ai cittadini per dire: abbiamo sbagliato, chiediamo scusa, ai familiari probabilmente sarebbe anche bastato questo per ricostituire un rapporto di fiducia e trasparenza. Questo non c’è stato e il fatto di continuare a negare e a dare versioni che non corrispondono ai fatti è chiaro che non può soddisfare non solo noi, ma nessun cittadino”.