Il Trentino da lunedì passerà in zona gialla.
La comunicazione ufficiale del Ministero della Salute in materia dovrebbe arrivare nella giornata odierna ed è stata comunicata per le vie brevi all’amministrazione provinciale.
Rispetto alla zona bianca, la nuova colorazione, che durerà almeno 15 giorni, prevede un cambiamento per quanto riguarda l’uso delle mascherine, le quali nella zona gialla devono sempre essere portate con sè e indossate a protezione delle vie respiratorie sia nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private che in tutti i luoghi all’aperto.
Non vi è obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.
“Il passaggio in zona gialla è dovuto all’aumento dei casi e alla maggiore pressione sugli ospedali. La decisione non ci fa piacere, ma è necessaria in questa fase. Per evitare che la situazione peggiori, è fondamentale che si aderisca alla campagna vaccinale, in particolare tra chi deve ancora fare la prima dose e chi sta attendendo di fare la terza dose. Chiedo poi a tutti di fare ancora più attenzione e di rispettare le misure di prevenzione necessarie a evitare una circolazione più estesa del Coronavirus” ha affermato in merito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti .
Per quanto concerne le regole applicabili alla zona gialla, restano sostanzialmente quelle dettate per la zona bianca.
A tal proposito, si veda la tabella allegata predisposta dal Governo nazionale, con un quadro sintetico delle attività consentite in base al possesso o meno di green pass (base o rafforzato) rispetto alle varie zone colorate.
Nota bene: a differenza di quanto previsto dalla predetta tabella, si evidenzia che a livello provinciale, a seguito dell’ordinanza 84 del Presidente della Provincia, la consumazione al banco al chiuso è consentita esclusivamente ai soggetti in possesso del cosiddetto Green pass rafforzato (vaccinati e guariti), salvo le eccezioni ivi previste.
(Fonte: Provincia Autonoma di Trento)