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Società

Coppola: “No all’abbattimento dell’ex Masera di Levico Terme”

Europa Verde del Trentino dichiara la totale contrarietà all’ipotesi di abbattere l’immobile ex Masera di Levico Terme per ricavarne un parcheggio, in quanto edificio storico da tutelare e recuperare alla cittadinanza con una riqualificazione che dovrebbe tenere conto delle proposte fatte dall’Associazione “Levico Creativa”.

L’edificio della Masera, su un lotto di 21 mila metri cubi, è un simbolo di appartenenza di grande rilievo e, negli intenti del Comitato che se ne sta occupando, potrebbe diventare un luogo in cui coltivare il rapporto uomo-natura e la sostenibilità ambientale in un territorio di grande valore per quanto attiene la fauna e la flora del vicino lago.

La Consigliera provinciale Lucia Coppola a riguardo ha affermato: “L’ex Masera, inoltre, è perfettamente recuperabile e in un’ epoca in cui si deve tendere alla riqualificazione degli edifici di valore, evitando consumo di suolo, diventa estremamente riduttiva l’ennesima deprecabile semplificazione che prevede l’abbattimento per costruire un parcheggio. Conservare la memoria storica, la tutela e l’amore per la natura sono i motivi per cui l’Associazione “Levico Creativa” e un gruppo di professionisti della cultura si stanno prodigando per riconsiderare un simbolo del territorio di Levico, l’ex Masera, la cui destinazione storica ci parla di una società basata sul lavoro cooperativo, sull’assunzione di donne che lavoravano il tabacco e sull’attenzione alle classi meno abbienti che grazie all’attività di bachicoltura non dovettero emigrare. In particolare pare di grande rilievo l’ipotesi di dedicare l’edificio a “Casa delle Farfalle” , che diventerebbe la più grande in Italia e tra le più grandi in Europa, con un percorso esperienziale di grande valore legato alla tutela ambientale e all’armonia tra uomo e natura, da ricercare nella biodiversità. Auspico perciò che la Provincia prenda in considerazione questa proposta legata all’ecosostenibilità, all’innovazione e anche alla tradizione, evitando l’ennesima, brutale distruzione e cementificazione”