Se anche il Giornale.it si accorge che i nuovi provvedimenti del governo di lady Garbatella ignorano il ceto medio, significa che i soliti tartassati d’Italia non solo sono trascurati ma che, per l’ennesima volta, saranno obbligati a pagare per l’incapacità della classe dirigente e padronale. Perché la mancia offerta dal governo è riservata esclusivamente a chi ha redditi bassi.
Il che significa che il potere d’acquisto delle famiglie del ceto medio, divorato dell’inflazione, resterà sempre ridotto e non permetterà di aumentare i consumi. Peccato che siano proprio i consumi del ceto medio a garantire la tenuta del comparto commerciale e di quelle industrie che hanno una quota ridotta di export.
Così il governo dei bottegai e dei balneari si accorgerà che il ceto medio, per il poco che ancora significa, è composto anche da professionisti, lavoratori qualificati, dipendenti di livello medio alto. In attività o in pensione. Per tutte queste persone non c’è un centesimo e, di conseguenza, i consumi si contrarranno per la felicità dei commercianti tanto amati da lady Garbatella e dal suo circolo.
Un circolo che, nei giorni scorsi, aveva gongolato perché la modestissima crescita del PIL italiano, intorno all’1%, era più alta di qualche zero virgola rispetto a Francia e Germania. Ma lo stesso circolo ha bellamente glissato sull’inflazione italiana che è più alta di quella di Francia, Germania e della media europea. Dunque la crescita del PIL italiano è basata sull’impoverimento delle famiglie.
Ma a Palazzo Chigi se ne fregano. L’importante è trovare i soldi da mandare all’amico Zelensky. L’importante è far proseguire la guerra per la gioia dei mercanti di armi. E pazienza se il ceto medio precipita sempre più velocemente verso la povertà. Bruxelles lo vuole. E se non bastano le misure italiane, provvederà l’Europa a colpire la classe media obbligando a spendere decine di migliaia di euro per mettere a norma le abitazioni. E altre migliaia di euro per le nuove vetture ecosostenibili.
A quel punto il ceto medio sarà definitivamente eliminato. Colpevole di aver creduto a quelli che promettevano di tutelarlo.