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Politica locale

Bypass ferroviario Trento: il M5S chiede un’informativa in Consiglio

Il M5S chiede a tutte le forze politiche rappresentate nel Consiglio provinciale di Trento di sottoscrivere una richiesta di informativa alla Giunta provinciale sulla questione del bypass ferroviario nel capoluogo della Provincia e presenta un’interrogazione (4740/XVI) per dar voce ai comitati cittadini che si occupano del bypass di Trento.

«L’ente provinciale deve fare chiarezza riguardo a quanto è stato fatto per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini rispetto alla realizzazione del bypass – dice il Consigliere provinciale Alex Marini – i problemi ambientali che caratterizzano l’area di Trento nord sono tanti e tali da rendere assolutamente necessaria la massima trasparenza nei confronti di chi ci abita. Non è affatto vero che per procedere col cantiere non si possono fare bene i controlli e offrire la giusta sicurezza ai cittadini, al contrario, queste verifiche sono la garanzia che l’opera possa essere realizzata correttamente minimizzando l’impatto sul contesto urbano circostante, scongiurando anche il rischio che si blocchi tutto all’improvviso per l’emersione di criticità che magari si spera di tenere sepolte. Ad esempio, è di questi giorni la notizia del mancato finanziamento degli investimenti sulla tratta ferroviaria Orte-Falconara, esclusa dai progetti finanziati con il PNRR. Il rischio che possa avvenire lo stesso anche con la controversa circonvallazione ferroviaria di Trento dovrebbe far riflettere. Parliamo di un intervento i cui costi si quantificano in 1 miliardo e 300 milioni di euro e che assorbe la gran parte dei finanziamenti del PNRR in Trentino. Stando a come stanno le cose oggi il rischio che i lavori non possano essere realizzati entro il 2026 è elevato. Fugatti dovrebbe quindi riferire in Aula, facendo chiarezza una volta per tutte su quanto fatto per difendere la salute degli abitanti di Trento. Diversamente dovremmo attendere l’insediamento del nuovo Consiglio che verrà convocato nella migliore delle ipotesi a fine novembre 2023, troppo tardi per capire che fine faranno 1300 milioni di euro destinati all’alta capacità per il tratto di Trento. Proprio per indurre la giunta alla chiarezza dovuta a tutti i trentini ho presentato anche una puntuale interrogazione (4740/XVI), elaborata con i comitati cittadini che da anni sono attivi per esigere la trasparenza che finora è mancata e il rispetto delle norme a salvaguardia dell’ambiente»