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Covid. L’immunologo Le Foche: “Il virus è cambiato completamente”

Covid. Per l'immunologo clinico Le Foche: " Dobbiamo guardare all'inverno con tranquillità ma dire alle persone che si devono vaccinare"

Il prof. Francesco Le Foche, immunologo clinico, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 23.00 alle 03.00, live anche su Rai 2 tra l’1.00 e le 2.30 circa per parlare del Covid e dell’aumento dei casi in Italia.

Le Foche ha esordito parlando proprio del Covid: “Questo virus è cambiato completamente rispetto a quello primordiale e alle varianti che sono arrivate subito dopo. E’ un virus che resta con noi, siamo in una condizione endemica. Omicron è stata una variante ponte. La variante Eris in questo momento è quella socialmente più frequente, è una variante che esprime una clinica molto inferiore rispetto a quelle a cui eravamo abituati all’inizio. E’ una sindrome molto più leggera, ma dobbiamo essere accorti e prudenti, soprattutto alle persone fragili immunologicamente e alle persone anziane con più di ottant’anni. Dobbiamo essere rispettosi e prudenti ma consapevoli che parliamo di una sindrome che permette una socializzazione. Bisogna dire che chi ha più di ottant’anni, chi è in una rsa, chi lavora nel servizio sanitario nazionale, le donne in gravidanza e gli over settanta fragili devono fare immediatamente la vaccinazione”.

E ancora, concludendo il suo intervento il Prof. Le Foche: “Ad oggi non abbiamo delle pressioni sul sistema sanitario nazionale, anche se i ricoveri sono in aumento, questo ci permette di avere una certa tranquillità ma dobbiamo essere prudenti. I vaccini permettono di rinnovare l’immunità e coprono per le varianti oggi in corso. Si sta studiando la nuova variante Pirola, che sembrerebbe essere immunoevasiva ed effettivamente lo è, ma non riesce a penetrare bene nella cellula umana e quindi sembra essere meno contagiosa. Ma anche questa viene coperta dai vaccini che abbiamo. Dobbiamo guardare all’inverno con tranquillità ma dire alle persone che si devono vaccinare, anche con il vaccino per l’influenza, che arriverà ad inizio ottobre”.