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photocredit: foto profilo facebook Matteo Bassetti
Salute

Sanità. Bassetti: “situazione medici è anche peggio di quella degli infermieri. Lo è anche quella, purtroppo, degli operatori sanitari in generale”

Durante l'intervista condotta da Tommaso Franchi, Matteo Bassetti ha affermato: "La situazione dei medici è anche peggio rispetto a quella degli infermieri. Lo è anche quella, purtroppo, degli operatori sanitari in generale. Diciamo che noi paghiamo 25-30 anni di una politica scellerata del nostro paese

Ieri, martedì 21 novembre, nel corso della trasmissione “Pomeriggio Con Noi” su Cusano Italia TV, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha affrontato la questione della crisi nel settore sanitario, in particolare sottolineando le problematiche legate alla carenza di personale infermieristico e medico.

Durante l’intervista condotta da Tommaso Franchi, Matteo Bassetti ha affermato: “La situazione dei medici è anche peggio rispetto a quella degli infermieri. Lo è anche quella, purtroppo, degli operatori sanitari in generale. Diciamo che noi paghiamo 25-30 anni di una politica scellerata del nostro paese che a un certo punto anziché andare a cercare più da vicino chi aveva la passione per fare questo mestiere, ha fatto in modo di farli scappare. Vale per tutte le situazioni in cui il numero chiuso è stato portato avanti, sia nelle professioni sanitarie che nella medicina”. Bassetti ha sottolineato altresì come la formazione di un professionista sanitario richieda anni, rendendo quindi urgente la situazione attuale: “È chiaro che questo è stato un errore clamoroso che abbiamo commesso perché oggi stiamo allargando piano piano le forbici, ma è tardi. È tardi perché per formare un medico, un infermiere, per formare in generale un operatore sanitario, ci vogliono anni e quindi, anche se oggi noi corressimo al riparo, vuol dire avere disponibile un professionista tra 10 anni. È evidente che la situazione invece ha un’urgenza”.

Bassetti ha inoltre criticato le politiche passate, attribuendo parte della responsabilità a figure specifiche come Rosy Bindi: “Oggi le condizioni di lavoro in cui versa il personale sanitario sono aberranti: orari infiniti, condizioni di lavoro dove spesso vai a lavorare e prendi due calci nel sedere, se non qualcosa di peggio… Abbiamo gli stipendi che sono obiettivamente molto minori rispetto alla media europea. E in tutto questo, però, la politica oggi dice che è colpa di chi ci governa, ma non c’entra niente chi ci governa. La colpa è di chi ha portato avanti politiche vessatorie nei confronti della professione sanitaria in generale. Io penso che l’inizio della fine di questo sistema abbia un nome: Rosy Bindi. Rosy Bindi trent’anni fa disse ‘bisogna fare qualcosa contro i medici’. Ecco, da quel momento in poi abbiamo iniziato la caduta vertiginosa delle condizioni, soprattutto nel pubblico. I responsabili di tutto questo hanno un nome e cognome. Io li ho detti e li ho fatti: Rosy Bindi è uno dei primi responsabili di tutto questo. Chi fece la famosa legge sul numero chiuso a medicina, un nome e un cognome. Andiamo a chiedere a loro perché lo hanno fatto“.

Nel confronto con Franchi, è stata evidenziata anche la difficoltà di attuare cambiamenti immediati nel sistema. “Il problema è che non è che puoi fare una cosa così su due piedi: allargare il numero chiuso vuol dire avere delle aule dove poter mettere gli studenti. Se tu, di colpo, da avere 300 studenti all’anno, ce ne hai 600 o 1000, dove li metti? È un problema strutturale: noi abbiamo progressivamente alleggerito troppo il corpo docente, le aule, quando invece bisognava fare esattamente il contrario” ha spiegato Bassetti, proponendo potenziali soluzioni per migliorare la situazione, come l’allargamento del numero di studenti ammessi alle facoltà di medicina: “Ci sono tanti modi per potere, per esempio, allargare la forbice. Io credo che si potrebbe allargare il numero di quelli che entrano, magari inserendo uno sbarramento al secondo anno: cioè i più meritevoli vanno avanti, chi non è meritevole evidentemente si ferma. Quindi non li vai a stoppare su un quiz, tra l’altro, che ha tanti problemi, lo abbiamo detto tante volte. Ma poi c’è il problema economico. Il problema economico, vede, non si fa dicendo al medico ‘non puoi più fare attività se non all’interno dell’ospedale’. Questo è stato un altro errore clamoroso”.

Secondo Cusano Italia TV, l’intervento di Bassetti ha messo in luce le sfide critiche che il settore sanitario italiano sta affrontando, sollecitando un’attenzione maggiore e azioni concrete per risolvere queste problematiche.

(Fonte: Cusano Italia TV)