La Lega sembra aver trovato la chiave di volta per aggiudicarsi la Provincia Autonoma di Trento. Dopo aver portato al successo la coalizione di centrodestra nel Trentino, la Lega ora lancia definitivamente l’allievo di Salvini, Mirko Bisesti.
Alle porte del congresso di domenica, Bisesti – al momento unico candidato alla carica di segretario, così come confermato in una lunga intervista al quotidiano Il Trentino – si prepara a raccogliere la pesante eredità di Fugatti, divenuto oramai onorevole e probabilmente candidato alla presidenza della Provincia Autonoma.
Sono passati ben 12 anni da quando Bisesti, a 19 anni, entrò nella Lega. Già all’epoca alla guida del movimento politico fondato da Umberto Bossi vi erano Fugatti e Divina, sotto i quali Mirko Bisesti è passato dall’essere un ragazzo dalla forte passione politica al segretario provinciale in pectore.
Ma la sua preparazione non si è limitata ai contatti con i dirigenti trentini: la vittoria di un concorso per poi svolgere l’attività di funzionario presso l’Europarlamento gli ha permesso di incontrare un giovane Matteo Salvini, all’epoca semplice eurodeputato alla ricerca di collaboratori. Collaborazione poi interrotta per diventare assistente di Lorenzo Fontana, altro nome “top” della Lega, prima di vincere un concorso per diventare political advisor.
Un curriculum importante per un uomo che dovrà trainare la Lega arrivata al massimo storico del 27% – superato il record del 1996 con la Lega a quota 20% – e vogliosa di conquistare per il centrodestra la presidenza della Provincia Autonoma, insieme agli alleati Forza Italia e Fratelli d’Italia, senza dimenticare le liste civiche e locali.
La Lega che Bisesti sogna è una Lega vogliosa e coraggiosa, ma capace di essere anche seria e pragmatica. Che sia nell’ambito del centrodestra, ma che non scriva programmi tanto lunghi quanto contraddittori. Poche battaglie, ma condivise. Prioritaria sarà la sicurezza, ora che il clima culturale si è fatto meno “pesante” intorno alla destra.
La forza di Bisesti, salviniano doc, è quella di non voler accantonare nessuno, infatti il giovane futuro segretario vorrebbe mantenere quanto è stato costruito dalla Lega in questi anni e soprattutto estendere i risultati al Trentino.