Nelle scorse ore è stato approvato alla Camera l’emendamento legato al ddl Codice rosso circa il reato di revenge porn.
Con revenge porn, si intende la pratica di diffusione di immagini o video privati su internet, senza il consenso dei protagonisti degli stessi. Negli ultimi anni, grazie all’espansione di internet e dei social media, questo fenomeno si è trasformato in una vera e propria piaga sociale.
Troppo spesso infatti, la cronaca italiana e internazionale, è stata riempita con notizie di ex mariti (o fidanzati) che hanno deciso di vendicarsi di essere stati lasciati, diffondendo in rete materiale intimo o pornografico delle loro ex partner senza averne il consenso. Gesti che, in alcuni casi, hanno rovinato la vita delle vittime, costrette a doversi difendere da vere e proprie violenze, senza nemmeno essere tutelate dall’ordinamento giuridico italiano.
Da oggi però, grazie al ddl Codice rosso, le cose sono destinate a cambiare e finalmente, le vittime di questi gesti vili e codardi, potranno avere giustizia e rivalersi sui propri “aggressori”.
L’emendamento sul revenge porn infatti, è stato approvato con 461 voti a favore e punirà chiunque “invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate.”
Le sanzioni previste per questo tipo di violazioni, andranno da cinquemila fino a quindicimila euro e per i casi più gravi, è stata disposta la reclusione da un minimo di uno ad un massimo di sei anni.
Il tanto agognato sì della Camera a questo emendamento arriva dopo le tensioni della scorsa settimana tra Lega e Movimento 5 Stelle, alle quali si erano aggiunte le proteste delle deputate di Forza Italia e del PD. La Lega a seguito di queste manifestazioni di dissenso aveva ritirato l’emendamento sulla castrazione chimica che rischiava di far bloccare l’intera approvazione del ddl Codice Rosso.
Su questo importante risultato, a seguito della votazione, è intervenuto pure il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha espresso la propria soddisfazione dichiarando: “Nei giorni scorsi avevo auspicato che tutti i Parlamentari – donne e uomini, di maggioranza e di opposizione – potessero ritrovarsi uniti nel votare a favore di un testo che punisce il “revenge porn”: la diffusione di video e immagini a contenuto sessualmente esplicito, senza il consenso della persona interessata. Si è appena conclusa la votazione alla Camera dei Deputati: 461 voti favorevoli, nessun voto contrario. Bella testimonianza da parte di una nostra fondamentale Istituzione!”
Carlo Alberto Ribaudo