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Cultura

La Lega Trentino-Alto Adige rigenera il Festival delle Resistenze

Torna, cambiato in profondità ma non in superficie, il Festival delle Resistenze. L’evento che veniva tradizionalmente celebrato in occasione della Festa della Liberazione ha visto un restyling da parte dei due Assessorati alla Cultura delle Province di Trento e di Bolzano, entrambi a guida leghista, che hanno ribattezzato la manifestazione con il titolo “Generazioni“.

Dopo un anno di stop, dunque, torna questo meeting, tra l’altro promosso dalle stesse onlus che sostenevano il Festival delle Resistenze e con il logo identico all’evento che era legato a doppio filo con la Festa della Liberazione, tanto che sul sito ufficiale del festival si legge: “un’esigenza precisa, ridare vita a una data, il 25 aprile, che da simbolo trasversale di una nazione è diventata nella maggior parte dei casi solo una ricorrenza priva di importanza“.

I cambiamenti, in apparenza veniali, sono tuttavia molto più profondi: niente tendone nella Piazza Matteoti – luogo evidentemente simbolico – per far spazio a un festival itinerante che coinvolgerà non solo Trento e Bolzano (città dove, in Piazza Don Bosco, prenderà il via l’evento) ma anche Laives, Arco, Bressanone, Cles, Borgo Valsugana e Pieve di Bono, dove si concluderà la manifestazione. Il logo, pur identico nel disegno, passerà dal rosso al blu, ma il cambiamento radicale è il periodo: svincolato completamente dal 25 aprile, “Generazioni” prenderà il via il prossimo venerdì per concludersi il 30 novembre.

Alessandra Benacchio, coordinatrice della rassega, ha presentato anche alcuni degli ospiti, tra i quali si segnalano i nomi di Benedetta Tobagi, Pupi Avati e Petra Cola (influencer). “Il nuovo progetto si basa su tre assi: le periferie, la rete e il rapporto tra generazioni” sostiene la Benacchio. “L’obiettivo è provocare la creatività dei territori: al bando hanno partecipato 36 progetti, di cui 13 sono entrati nel programma“.

Generazioni ci offre la possibilità di instaurare un dialogo tra le generazioni, appunto, lavorando sulla cultura, un tema che interessa ogni età. Questa è una piattaforma in cui tutti riusciranno a mettersi in rete tra luoghi e realtà” commenta Giuliano Vettorato, Assessore alla Cultura dell’Alto Adige.