Francesca Donato, europarlamentare della Lega, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, per esprimere le proprie criticità in merito ad alcuni aspetti della politica locale ed europea.
In primis, Francesca Donato ha espresso il suo punto di vista sull’accordo siglato con l’Unione Europea riguardante i migranti: “un accordo che prevede che li facciamo sbarcare, ci gestiamo tutta la prima accoglienza, e dopo tutto questo solo quelli che hanno diritto all’asilo in percentuale e non si sa quando se li prenderanno gli altri Paesi. Tutti gli altri ci rimangono sul groppone. Questa la vedo un’enorme presa in giro e un nuovo aggravio dei costi per il nostro bilancio pubblico. C’è un’enorme ipocrisia che è il modus operandi della sinistra italiana e del PD. Faccio un esempio per capire come opera la sinistra anche in Europa. Ieri all’Europarlamento è stata votata una risoluzione sulla memoria storica, per incentivare la memoria storica riguardo l’olocausto e i regimi nazisti. Naturalmente il nostro gruppo ha votato a favore di questa mozione. Un parlamentare del nostro gruppo appartenente ad AFD ha chiesto semplicemente che venisse aggiunto un riferimento esplicito agli ebrei. La sinistra per partito preso non vota alcun emendamento proposto dal nostro gruppo. Messi alle strette sono impazziti, alla fine hanno votato contro questo emendamento. Questo fa capire che loro sono mossi solo dall’odio e dall’ostruzionismo verso i partiti di destra. Il PD è favorevole all’immigrazione incontrollata perché ci sono delle contropartite: chi obbedisce alle direttive dei vari Soros e dei centri d’interesse che lucrano sul traffico di migranti, viene premiato politicamente. Lo vediamo come la politica filo immigrazionista sia un cardine dei partiti che poi fanno strada in Europa, negli incarichi para-politici vari. E si fa tutto sulla pelle degli italiani”.
Poi l’europarlamentare della Lega si è espressa anche in merito alle dichiarazioni di Luigi Di Maio che aveva affermato di voler aiutare le aziende italiane nell’export: “mi sembrano affermazioni che lasciano il tempo che trovano. Di certo non dipende da Di Maio quello che accadrà sugli scenari esteri alle imprese italiane, viste le tante dinamiche che influenzano il nostro commercio estero, come ad esempio gli accordi tra l’UE e i Paesi extra UE sulle importazioni di prodotti da Paesi extra Ue che mettono in crisi le nostre aziende. La prima cosa da fare sarebbe togliere le sanzioni alla Russia, che è un mercato enorme a cui non possiamo attingere per l’export a causa di queste sanzioni per motivi risibili. Non credo proprio che Di Maio sarà in grado di fare la differenza per aiutare le imprese sugli export”.