Ai nove tra enti pubblici e privati, associazioni di categorie, scuole ascoltate il 7 maggio, nella prima giornata di audizioni, sono state invitate a dare il proprio contributo altre dieci realtà rappresentative della cooperazione e terzo settore, dell’Università, del mondo del lavoro e della ricerca e delle pari opportunità.
Si tratta dell’associazione di professionisti che rappresenta le Partite Iva, i consulenti e i formatori del Trentino; “Donne Impresa” di Confartigianato; la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo; Umana e Manpower; Consolida, il Consorzio delle cooperative sociali trentine; Euricse, l’istituto che promuove la conoscenza e l’innovazione nell’ambito delle imprese cooperative e sociali e delle altre organizzazioni non profit di carattere produttivo; la Cooperativa Consorzio, Lavoro e Ambiente; il Coordinamento Ordini, l’Università di Trento, con il rettore Flavio Deflorian, e la Fondazione Edmund Mach.
Gli ospiti si sono presentati virtualmente agli esperti illustrando i punti di forza, ma anche le vulnerabilità, le prospettive di crescita e le necessità del sistema economico trentino.
Tra gli aspetti emersi durante le audizioni emerge tra l’altro la mancanza di personale di medio basso-livello nel settore della cura. Tra le cause la potenziale concorrenza del settore pubblico che in questo campo attrae capitale umano lasciando però le cooperative senza addetti e creando rischi di sbilanciamento di tutto il settore. Altro aspetto toccato è stato quello dell’allargamento dell’area dei lavori socialmente utili a lavoratori non svantaggiati ma espulsi comunque dal mercato del lavoro, come gli immigrati di seconda generazione, che hanno perso occupazione nei processi di ristrutturazione aziendale. Altro settore che soffre per la mancanza di personale, in questo caso qualificato, è quello dell’edilizia, che fortunatamente sta vivendo una ripresa a seguito di una ripresa del comparto dovuta al Superbonus 110% e agli altri incentivi.
Da tutte le audizioni in generale è emersa poi la necessità di una formazione continua per i lavoratori di tutti i settori.
«La tavola rotonda di venerdì scorso – commenta Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento – è stata un’occasione preziosa per alzare lo sguardo e guardare lontano, grazie al contributo di esperti di livello nazionale che ci hanno invitati a guardare con approccio prospettico il futuro del mondo del lavoro, affrontando temi strategici come quelli della formazione, della ricerca e dell’innovazione. Oggi torniamo a stretto contatto con il territorio e ci aspettiamo di raccogliere altri preziosi spunti e riflessioni di qualità che partono dal “vissuto” quotidiano e dalle reali esigenze di categorie ed operatori economici trentini».(ac)