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Economia

DALZOCCHIO: SU VALDASTICO PENSIAMO CONCRETAMENTE AL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO

Forse questa è la volta buona, termineranno i lavori per la nuova arteria che collega il Veneto ed il Trentino, snellendo il traffico e diminuendo il tempo di permanenza dei TIR in strada, ovvero l’inquinamento. Secondo quanto emerso dalla giornata di oggi sarebbero ancora da adempiere alcuni passaggi formali, tra cui appunto l’accordo Ministero e Concessionaria, che sarebbe Holding A4 che fa capo a Atlantia Benetton. Il parere della commissione: oggi il via libera per l’uscita a Rovereto e il Ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, l’ha elencata tra le opere con maggiore urgenza da realizzare.

“ Valdastico”: evitiamo polemiche e pensiamo concretamente a portare a casa questo primo passaggio importante per il futuro del nostro territorio che richiede questa infrastruttura da troppo tempo. Il confronto si sta già svolgendo – dopo anni di immobilismo – dal 2018, se non da prima, e vede tutte le forze della coalizione di centrodestra concordi sull’importanza di un’opera che per troppi anni è stata rimandata a causa di un ambientalismo spinto e che ha bloccato lo sviluppo del nostro territorio. Nel caso della Valdastico si parla di un intervento che dovrebbe avere un minimo impatto ambientale. La Giunta Fugatti intende inoltre puntare sulla rotaia, basti pensare alla circonvallazione ferroviaria di Trento, ma quest’ultima – come anche io ho ricordato in Consiglio provinciale – non può essere la panacea per tutti i mali. Si pensi alla situazione della Valsugana dove negli ultimi 15 anni si è passati da 29 mila a 45 mila veicoli giornalieri, ma la tratta ferroviaria continua a servire al massimo 5.500 passeggeri. Il tutto senza considerare il fattore merci che è centrale in questa vicenda. “

“Attenzione però alla facile polemica: un efficiente sistema di collegamenti infrastrutturali è necessario per lo sviluppo stesso del territorio presso cui l’opera viene realizzata. Qui stiamo parlando – contrariamente a quanto vuole l’attuale Sindaco di Rovereto che un tempo era possibilista, ma che ora invece ha cambiato idea dopo accordi presi con un centrosinistra poco amico dello sviluppo del territorio – di un’ opera che ha come scopo quello portare nel roveretano sviluppo economico, relazioni territoriali con il mercato europeo, ma soprattutto un’accessibilità che non ha come scopo quella di rendere Rovereto non un semplice punto di passaggio, ma un vero e proprio polo di riferimento”.