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Economia

Collegamento Passo San Giovanni – Cretaccio: la visita del ministro Salvini

“Grazie della disponibilità ad essere presente in Trentino e aver dedicato ai nostri territori questa attenzione – sono state le parole del presidente Fugatti nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Provincia -. Stamattina abbiamo visitato il cantiere più importante attualmente in corso, e quello più avanti con i lavori; su questo fronte confermiamo la previsione di aprire, nel mese di settembre, la galleria principale, dopo l’apertura del tunnel di servizio avvenuta a fine novembre”.
Il ministro Salvini ha quindi elogiato il modello trentino, evidenziando come il valore aggiunto sia anche la collaborazione istituzionale fra i diversi enti e il territorio, infine il presidente Fugatti ha illustrato altri temi portati all’attenzione del ministro Salvini, ovvero la Circonvallazione ferroviaria di Trento e poi in particolare l’ipotesi di interramento della ferrovia su Rovereto: “Stiamo attendendo l’esito del percorso per Rovereto, si tratterebbe di un’opera inserita fra quelle della galleria di base del Brennero; se la progettazione avrà le positività che attendiamo – ha spiegato il presidente Fugatti – sarà più facile riuscire ad ottenere risorse per questo progetto che ha già la piena condivisione dei territori, visto l’unanimità del consiglio comunale di Rovereto verso questa soluzione”.

Collegamento Passo San Giovanni – Cretaccio
Il collegamento stradale Passo San Giovanni – Cretaccio è l’intervento complessivo di adeguamento della viabilità dell’Alto Garda, comprensivo di collegamento con la SS 240 e con la variante Arco -Riva del Garda, sulla SS 45 bis. E’ diviso in unità funzionali.
Nel dettaglio, l’unità funzionale 2, attualmente in corso, riguarda la realizzazione del tunnel a nord dell’abitato di Nago, l’intersezione al Passo San Giovanni e la bretellina di collegamento alla SS 240 dir in località Maza. Il costo complessivo dell’opera è di 113.898.149,54 euro. Tre le parti principali che costituiscono quest’opera:

  • intersezione sulla S.S. 240 in Loc. S. Giovanni, nel Comune di Nago-Torbole: è costituita da una rotatoria posizionata sul lato destro della S.S. 240 ed include l’adeguamento della viabilità comunale esistente di accesso alla zona industriale Mala, per uno sviluppo di 745,00 ml;
  • galleria con piattaforma stradale a tre corsie, comprensiva di cunicolo di sicurezza: il tunnel ha uno sviluppo complessivo di 2791 ml, di cui 2713 ml scavati in naturale e 78 ml costituiti da brevi tratti iniziali di galleria artificiale; la pendenza massima è pari al 5%, le piazzole di sosta sono ad una distanza pari a 600 ml per ogni senso di marcia, mentre la via di fuga è costituita da un cunicolo di sicurezza, collegato alla galleria stradale tramite 17 bypass pedonali ad interasse pari a 150 m;
  • intersezione in località “Maza” a mezzo rotatoria, che si collega alla viabilità esistente tramite una bretellina, una galleria di svincolo ed una rotatoria di connessione, prevista sulla S.S. 240 dir: la galleria principale termina sul lato di Arco con una rotatoria, posizionata a circa 119 m s.l.m., nell’area della discarica della Maza; questa rotatoria è collegata alla soprastante rotatoria, prevista sulla S.S. 240 dir, da una bretella stradale che si sviluppa per 620 ml.

Il 25 novembre 2022 è stato completato lo scavo del cunicolo di sicurezza per lo sviluppo di 2.708 ml. Ciò ha comportato la movimentazione di materia di circa 151.000 metri cubi di materiale per 30 mesi di lavoro. Il rivestimento definitivo è stato realizzato fino alla progressiva 0+447 dall’imbocco S. Giovanni. Ad oggi sono stati gettati 3352 mc di calcestruzzo e posati 161.700 kg di ferro d’armatura, 120.900 kg di centine e 8350 mc di calcestruzzo proiettato.
La galleria principale vede un avanzamento dello scavo di 800 ml dall’imbocco lato S. Giovanni e di 608 ml dall’imbocco lato Maza, per un totale di 1.408 ml su un totale di 2.699 ml. Ciò ha comportato la movimentazione di circa 405.000 mc di materiale di risulta. Il rivestimento definitivo è stato realizzato per 590 ml nell’imbocco lato S. Giovanni; ad oggi sono stati gettati 17.523 mc di calcestruzzo, posati 980.114 kg di ferro d’armatura, 129.864 kg di centine e circa 12.000 mc di calcestruzzo proiettato.
Si prevede che gli scavi terminino entro fine settembre 2023 ed i getti dei rivestimenti definitivi entro il primo quadrimestre del 2024. Gli appalti sequenziali inerenti gli impianti tecnologici e le pavimentazioni bituminose saranno attivati rispettivamente entro il terzo quadrimestre del 2023 ed entro il secondo quadrimestre del 2024.

Discarica della Maza (opere ambientali)
La bonifica della porzione non impermeabilizzata del primo lotto della discarica è arrivata circa a metà e si sta procedendo ad innalzare il basamento per la futura sede stradale in uscita dalla galleria. L’intervento è finalizzato alla rimozione di circa 1.000.000 metri cubi di rifiuti depositati sul vecchio primo lotto della discarica, nel loro trattamento mediante vagliatura con 2 macchinari destinati alla separazione delle plastiche di elevata tecnologia (attualmente ci sono 5 prototipi al mondo di cui 2 nel cantiere della Maza), compattazione, stabilizzazione a calce e ricollocazione dei rifiuti e del materiale stabilizzato, per consentire la realizzazione del tracciato stradale. Si prevede di completare l’intervento entro la fine del 2024.

Ferrovia Rovereto – Riva del Garda
La scorsa estate la Provincia aveva chiesto l’inserimento del collegamento ferroviario Rovereto-Riva nel documento strategico della mobilità ferroviaria, concordato tra lo Stato e Rete ferroviaria italiana. Si tratta di un’opera strategica, di valenza europea, perché favorirà lo sviluppo dell’area turistica dell’Alto Garda trentino – portando benefici a tutto il bacino gardesano – e le connessioni attraverso la linea del Brennero verso il Nord del continente e il resto del Paese. In base alle stime l’investimento per quest’opera, da aggiornare a seguito del caro materiali, dovrebbe essere di 230 milioni di euro, su un totale di costi calcolati di 317 milioni di euro, per una ricaduta complessiva in termini di benefici economici di 450 milioni di euro.
L’intervento è stato oggetto, nei mesi scorsi, sia di uno studio di fattibilità che di un’analisi costi-benefici. Proprio in base a quest’ultima, la nuova linea potrebbe avere una capacità di trasporto media al giorno di 6.700 passeggeri e momenti di picco di 10.000. Per fare un raffronto, prima del Covid la linea della Valsugana trasportava 5.500 passeggeri con 42 corse, mentre la Brennero fra Trento e Verona si attesta su 15.000 passeggeri, per un centinaio di treni al giorno. Permetterebbe quindi di dare respiro ad un’area di grande richiamo turistico, basti pensare che su una media di 12 milioni di presenze turistiche all’anno in Trentino, un terzo di queste sono legate al Garda Trentino, di queste ultime, circa il 60% proviene dall’area tedesca.

Circonvallazione ferroviaria di Trento
Entro il mese di gennaio, in linea con il cronoprogramma, sono previste l’aggiudicazione dell’appalto e la consegna delle prestazioni. Inizierà quindi la fase di progettazione esecutiva a cui seguirà, entro marzo, l’avvio dei cantieri delle opere propedeutiche. Tutto il 2023 sarà dedicato al completamento della progettazione esecutiva e all’avvio graduale dei cantieri.

Circonvallazione ferroviaria di Rovereto
Lo scorso dicembre è stato avviato il Documento di fattibilità sulle alternative condivise con il comitato tecnico scientifico della Provincia autonoma di Trento.

(at e sv)