Non è un mistero che il sottoscritto non abbia nessuna simpatia per la Lega ed i suoi proseliti, li considero alla stregua di Brancaleone alle crociate poiché, in ben pochi di loro, riconosco l’intelligenza culturale e la capacità politica. Per tutti gli altri, nessuno me ne voglia, credo che la loro abilità sia circoscritta nel fare danni. Ovunque, sciaguratamente, essi occupino posti di rilievo al Governo o nelle semplici Amministrazioni pubbliche, inutili come lo sono stati i grillini.
Un po’ di tempo fa scrissi un Post It al veleno dove alludevo la ricerca della Nasa, nello spazio, con lo scopo di trovare un leghista intelligente. Mi chiamò l’editore in persona per dirmi l’impossibilità della pubblicazione, incartai e portai a casa rispettoso del suo pensiero e dell’assegno per la collaborazione, ma il pensiero è sempre che quello.
Però, per una volta, al loro Segretario debbo dare ragione. Mi riferisco al fatto che abbia diffuso, nei social, il video del giudice Apostolico, con tanto di consorte al fianco, mentre protestava in prima linea contro la Polizia per il fermo della famosa nave ONG, carica di emigranti, sulle coste siciliane. La stessa giudice che, soltanto pochi giorni fa, non si capisce bene il come possa avere ritenuto incostituzionale la nuova Legge emanata dal Governo, rimettendo in libertà 3 clandestini già colpiti, in recente passato, di espulsione dal territorio italiano.
D’accordo: la Legge non era ancora passata nel Gazzettino Ufficiale, ma rimettere in circolazione 3 espulsi per atti tesi a delinquere ci vuole una gran faccia tosta. Ma non è questo il punto. Il punto sta nella accertata mancanza di deontologia professionale, gravissima soprattutto per chi giudica. Un giudice ha il diritto sacrosanto di pensarla come vuole, ma altrettanto noi cittadini abbiamo il diritto di credere in una giustizia super partes. Che non c’è, e non c’è mai stata da 50 anni a questa parte.
S’interrogassero i compagni e la Magistratura Democratica sulle assoluzioni date a piene mani a criminali meritevoli dell’ergastolo; s’interrogassero sulla loro forma strisciante di fare politica mascherata da una toga, ne sa qualcosa Berlusconi ma pure Bettino Craxi, e ne sanno pure più di un qualcosa i graziati del PCI, dei DS, del PD e compagni di malaffare. Achille Lollo, Gabbietta, e non solo, docet.
S’interrogassero questi magistrati eredi del famoso villino rosso romano, di proprietà della famiglia Feltrinelli, dove il loro Migliore aveva dato disposizione di formare dei futuri magistrati in quella sottospecie di scuola guidata dal ragazzo rosso Giancarlo Pajetta. S’interrogassero!
Marco Vannucci