Inizia domani la sesta settimana dal 22 ottobre da quando il popolo Trentino ha deciso di riconfermare la fiducia al presidente Fugatti.
Nonostante il risultato del voto sia cristallino con un’ampia fiducia riconfermata al presidente uscente assistiamo ancora a una sorta di blocco istituzionale che vede ancora una volta Fratelli d’Italia in contrapposizione al resto della maggioranza.
Sì perché, giova ricordarlo, FDI a parte, il resto della ampia coalizione fa quadrato intorno a Fugatti ed alle sue decisioni.
La sensazione che deriva da questo stallo è che da parte di FDI ci sia un tentativo di forzare la mano a “rischio zero” se è vero come è vero che i due assessori de facto hanno annunciato le dimissioni ma si sono guardati bene dal formalizzare la rinuncia alla comunque ricca delega.
Un atteggiamento certamente strategico ma non certo impavido.
Purtroppo in questa tragicomica vicenda l’intera maggioranza eletta dal popolo Trentino sta rimediando una figura non certo edificante.
Addirittura si arriva all’ipotizzare, questi alcuni passaggi di stampa, un ritorno al voto. Ipotesi che, divenisse realtà, certificherebbe il distacco fra un certo tipo di politica e le esigenze del Popolo Trentino.
L’auspicio è che questa situazione si sblocchi e che FDI decida finalmente di far valere le proprie qualità sul campo e non al tavolo della trattativa commerciale dove, par di capire, Fugatti non siede in postura distesa.