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Cultura

Mea Culpa Disney: troppi messaggi e poca qualità, si cambia

La tecnologia ha consentito cambiamenti assolutamente imprevedibili per la creazione dei film di animazione, ma chi segue il genere, con il passare degli anni, si è reso conto che via, via le scene che si ripetevano erano sempre molto simili, la qualità delle animazioni deludente e – al netto dei miglioramenti tecnici – il risultato complessivo sempre deludente.

In questi anni il cambiamento è stato radicale, 13 anni fa sono iniziati i momenti di candido automatismo che hanno massacrato la produzione dei film della Disney, che sono diventati poco meno di una Telenovela da canale secondario.

L’animazione alla Disney si è evoluta in modo esponenziale dai tempi dell’arte disegnata a mano in bianco e nero che utilizzava tecniche come le telecamere multipiano. Peccato che il confronto sia impietoso, la mano del disegnatore in bianco e nero è più bella delle produzioni recenti. Il botteghino è stato piuttosto chiaro.

Disney è passata a un processo di animazione digitale a 2D e a 3D negli anni ‘1990. Nel 2005, la Disney ha rilasciato il suo primo film completamente in CGI, “Chicken Little” dopo aver incorporato la tecnica in piccole sezioni di altri film precedenti.

La Disney ha consolidato il proprio stile di animazione CGI solo nel 2010 con “Tangled”. Da allora inizialmente c’è stato il successo con “Frozen”, in poco tempo però la critica si è sopita e i film si sono susseguiti senza troppi entusiasmi, mediocri ma guardati come “Moana” ed “Incanto”.

Con “Wish” la tecnica torna ad avere almeno un minimo di fantasia, ma il film resta ancora debole. La nuova proposta sarà un mixage tra le tecnologie di Intelligenza artificiale e le animazioni stile classico. Bob Iger parla dei cambiamenti alla Disney e di ciò su cui si concentrerà ora perché l’azienda ha perso di vista il suo scopo: produrre per i bambini.

“Intrattenete prima di tutto, e non messaggi politici”, ha detto il CEO. Inoltre la Disney ha realizzato troppi sequel. Da qui in poi, i sequel verranno realizzati solo se la storia è di qualità sufficiente e può essere un film a sé stante. Inoltre, il CEO ha notato quanto sia alzata l’asticella per realizzare film di qualità e portare le persone al cinema.

Se tutto va bene, allora, dalla prossima stagione, potremmo tornare a godere di cartoni animati come era l’origine di Topolino, che poi si è mangiato tutta la letteratura tradizionale europea che ha radici antichissime, cercando di stravolgerla con un effetto ridicolo, infine – forse – tornerà a fare intrattenimento originale, riaccendendo il cervello e evitando di rubare le storie della tradizione. Che vanno lasciate al loro posto, senza ingenerare stupida confusione. Che nostalgia TOPOLINO, dove sei?

Martina Cecco

FOTO: msn

La lista in arrivo in Italia prevede:

Wish | 21 Dicembre 2023
Chi Segna Vince | 11 Gennaio2024
Povere Creature! | 25 Gennaio2024
Estranei | 29 Febbraio 2024
Omen – L’Origine del Presagio | 4 Aprile 2024
Il Regno del Pianeta delle Scimmie | 22 Maggio 2024
Inside Out 2 | 2024

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Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.