Home » Reset energetico in Europa
Economia Esteri

Reset energetico in Europa

Da qualche anno l’Italia vive sotto una forte tensione energetica e la terribile crisi in Medio Oriente sta capovolgendo tutto. Eppure, i media nazionali non ne parlano…

Ma negli ultimi 18 mesi, l’Italia e l’Europa hanno perso quasi tutti i loro fornitori di energia:

Nel 2022, l’Europa ha imposto un embargo sul petrolio e sul gas russi. Ciò rappresentava il 45% delle nostre forniture di gas;

Lo scorso luglio, il colpo di stato in Niger finanziato dalla Russia ha minacciato le miniere di uranio francesi. Un duro colpo per EDF, la società francese dalla quale l’Italia si approvvigiona in energia elettrica.

Il mese scorso, l’Arabia Saudita ha voltato le spalle agli americani riducendo la produzione di petrolio per aumentare i prezzi: da allora il petrolio è aumentato del 10%.

Ogni volta, ogni accadimento è anche l’Italia che perde un po’ di più di «indipendenza energetica». E ogni volta che si chiude una porta i prezzi salgono: è meccanico.

Solo nel 2023 la bolletta energetica nel nostro Paese è triplicata:

– nei prossimi giorni il petrolio russo o saudita dovrà essere acquistato dai nostri “nuovi amici” algerini, tunisini, emiratensi, indiani, tailandesi e cinesi. Ma sarà troppo caro!

Il governo italiano si indebita sempre di più per mascherare la crisi con uno “scudo energetico”,

Ma questo scudo si incrina nel corso dei mesi… perché al di fuori della Norvegia e degli Stati Uniti, dai quali acquistiamo gas a prezzo più elevato di quanto l’acquistavamo dai russi, i paesi arabi sono i nostri ultimi fornitori.

A questi paesi basta premere un pulsante per ricreare uno shock petrolifero in Europa e quindi in Italia, come già avvenne negli anni ‘70 del secolo scorso. E lo sanno!

Benzina a 3€ a fine mese?

Ecco perché il divamparsi del conflitto tra Israele e il mondo arabo rischia di dare il colpo finale ai risparmiatori italiani. L’aumento dei prezzi andrà completamente fuori controllo… e l’iperinflazione potrebbe scoppiare, spazzando via tutto sul suo cammino.

Non parlo solo della benzina al distributore:

– il gas potrebbe raddoppiare ancora

l’elettricità domestica e industriale potrebbe risentire ed esaurire scorte e quindi far esplodere il «prezzo all’acquisto» e quindi al consumo.

Se il prezzo dell’energia esplodesse, tutti i prezzi nel nostro Paese andrebbero fuori controllo,

E milioni di famiglie e di imprese vedranno il loro tenore di vita rovinato ancor di più, le prime e i secondi, una forte diminuzione di redditività per far fronte alla spesa.

Se la guerra in Ucraina finisse presto, se il conflitto tra Israele e Palestina si risolverà rapidamente, se entro tre mesi appare una soluzione miracolosa per soddisfare il nostro fabbisogno energetico, e se i nostri leader votassero per il pareggio di bilancio senza buttare i soldi dalla finestra… allora tutto andrebbe bene e i prezzi potrebbero smettere di aumentare. Ma questo è lo scenario dei «se»!

Marco Affatigato

Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.