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L’opinione: gli agricoltori? Rispettiamoli!

Rispettiamoli!

Gli agricoltori ci nutrono ogni giorno con cibi sicuri, sani, abbondanti, vari, belli a prezzi convenienti. Eppure li critichiamo costantemente.

Gli agricoltori danno forma ai paesaggi che amiamo, alle nostre campagne che troviamo belle e dove tanto desideriamo stabilirci. Eppure gli impediamo di lavorare, come se fossero dei seccatori.

Gli agricoltori si prendono cura della nostra salute così come della loro. Quelli che noi chiamiamo “pesticidi” sono solo prodotti protettivi, che vengono utilizzati solo come ultima risorsa. Ma visto che vengono loro vietati trattamenti che invece vengono utilizzati altrove, gli agricoltori sono in Italia costretti ad abbandonare alcune colture mentre importiamo dai Paesi in cui quei ‘’pesticidi’’ non sono vietati e le colture importate finiscono sui banchi dei supermercati e poi sulle nostre tavole.

Vorrebbero vietare l’allevamento del bestiame, vietare il consumo di carne. Ma questa gastronomia che tutto il mondo ci invidia nasce da animali allevati e nutriti in fattoria, amati e curati. Il benessere dei nostri animali è il nostro benessere

L’Italia agricola aspira a condizioni di lavoro dignitose, a prezzi dignitosi. L’Italia agricola soffoca sotto i controlli, le sanzioni, gli standard imposti dalla «Commissione Europea» e recepiti dai nostri governi. L’Italia agricola sta morendo a causa della concorrenza sleale, anche nel cuore stesso dell’Europa.

Quando sei un contadino, dipendi dal tempo, lavori con esseri viventi. La natura è il loro strumento di lavoro, il loro ambiente di vita, il supporto per le loro ma anche le nostre attività. Gli ‘’ecologisti”, quelli del Green Deal, gli danno costantemente lezioni di ecologia ma i veri ambientalisti sono proprio loro!

Vogliamo smettere di dipendere dai combustibili fossili importati? Loro, gli agricoltori, producono una vera «energia verde», rinnovabile e locale. Gli agricoltori sono gli imprenditori della vita.

Vogliamo rendere la chimica più verde? Tutte le risposte sono nei prodotti dei nostri agricoltori perché sono i campioni dell’economia circolare!

Vogliamo ridurre le emissioni di gas serra? I terreni degli agricoltori italiani immagazzinano carbonio, la loro biomassa lo cattura. Noi inquiniamo, loro riparano!

La nostra agricoltura è familiare, bella, plurale. Ogni regione, ogni settore, ogni modalità di produzione contribuisce al nostro patrimonio alimentare e paesaggistico.

Nel mondo ci sono ancora milioni di persone che soffrono la fame. Sono alle nostre porte. Dobbiamo garantire il reddito agricolo, garantire la successione e garantire cibo sano, sicuro e accessibile per tutti.

La Commissione Europea e i governi nazionali che adottano le sue risoluzioni nel programma ‘’Green Deal’’ uccidono la gallina dalle uova d’oro scoraggiandoli. Allora non ci resterà altro che terra desolata, fame, fuoco. Non avremo più ciò che ci rende forti, il nostro potere, la nostra indipendenza.

Dovremmo essere orgogliosi dei nostri agricoltori. Lasciarli lavorare, produrre, proteggerli, rispettarli e pagarli il dovuto per quanto ci danno.

Io sono orgoglioso dei nostri agricoltori.

Marco Affatigato

Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.