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Cultura

Il Nodo di Gordio presenta “Primavera di bellezza. Autobiografia non autorizzata”

“Gli appuntamenti con la Storia, una volta persi, non tornano più” […] “noi sapevamo di essere parte di qualcosa di unico e irripetibile”. Firenze tra gli anni del dopoguerra alla fine degli anni ‘70. Dal boom economico alle crisi del gas. L’Italia di Fanfani, De Michelis e Aldo Moro. La fondazione de Il Manifesto, il Vietnam, i socialismi arabi, il quadro geopolitico della Guerra Fredda. All’interno del Paese e a livello locale, gli anni della contestazione e le scissioni interne ai movimenti. La cornice autobiografica è il pretesto per raccontare il periodo senza troppi preamboli. E anche per fare degli appunti che riguardano il presente al di là degli schematismi e del tifo. Il tifo è riservato allo stadio. Il pallone e le partite della Fiorentina, altro elemento di scansione temporale nella narrativa del libro. Al pari della politica. La Fondazione Nodo di Gordio, figlia dell’omonimo think tank, ha ospitato il suo primo evento a Pergine Valsugana venerdì sera. Gianni Bonini ha dialogato con Andrea Marcigliano del suo libro “Primavera di bellezza. Un’autobiografia non autorizzata”.

E di appuntamenti con la Storia, Bonini se ne intende. Manager nel settore energetico e con lunghe esperienze nella cultura, sessantottino par excellence, il risultato è una galleria di ritratti dei personaggi del dopoguerra fiorentino e della Prima Repubblica. Un romanzo di formazione coinvolgente e necessariamente nostalgico, una rilettura necessaria di una Primavera di cui adesso si raccolgono i frutti.