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L’opinione: l’invidia

Cari amici e amiche lettori e lettrici, oggi il tratto di personalità, più diffuso nel mondo è la INVIDIA ed è su questo, se pur brevemente, che desidero intrattenervi.

Nei comportamenti umani gli invidiosi sono il maggior numero. Sono però seguiti dagli OTTIMISTI, convinti questi di fare la scelta migliore, poi dai PESSIMISTI, attratti invece dalle opzioni negative, e, infine, dai FIDUCIOSI, nati per la collaborazione di squadra.

L’INVIDIA è una emozione negativa, talvolta duratura, che si prova quando si esce perdenti da un confronto sociale e affonda le sue radici nel risentimento.

L’INVIDIA è un moto di animo velenoso quanto inconfessabile, strettamente connesso alla sensazione di sentirsi inferiori, e inadeguati.

L’INVIDIA si avverte quando una persona ha qualcosa che noi vorremmo e che non possiamo avere: oggetti, posizione sociale o qualità.  Se quasi tutti la provano, quasi nessuno però la confessa.

INVIDIA è una parola latina mantenuta anche in italiano ed ha la stessa radice di «videre» vedere. Dante Alighieri, nella Divina Commedia, mette gli invidiosi in Purgatorio, con le palpebre cucite con fil di ferro: chiusi gli occhi che inviarono e gioirono dalla vista dei mali altrui.

Il filosofo Socrate, invece, spiega: «La felicità è sempre soggetta all’invidia: la sola miseria non è invidiata da nessuno».

L’INVIDIA fa male a sé e agli altri, è il supplizio delle anime vili. L’invidioso osserva la vita degli altri, spia di nascosto, trama contro l’altro, sparge calunnie per recar danno all’altro, gode della distruzione dell’altro. Gli invidiosi si trasformano in spargitori di menzogne che distruggano la reputazione e la vita della sua vittima. L’invidioso è un vile d’animo.

Io non mi sento invidioso, per mia fortuna.

Marco AFFATIGATO

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Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.