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Marco Rizzo a Trento per la chiusura della campagna elettorale di DSP

Giovedì 1° maggio, alle ore 11.00 in Piazza Cesare Battisti, Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, sarà presente a Trento per concludere ufficialmente la campagna elettorale a sostegno di Simonetta Gabrielli, candidata sindaco. L’evento sarà anche l’occasione per comunicare l’esito della raccolta firme contro “l’Europa della guerra”, iniziata lo scorso 12 aprile in occasione dell’incontro con il presidente nazionale del partito, Francesco Toscano.

Tra i primi firmatari dell’iniziativa figurano, oltre allo stesso Toscano, Marco Patton, già consigliere comunale per tre legislature, e Gilberto Simoni, due volte vincitore del Giro d’Italia e ciclista di fama internazionale, che nel 2014 avevano percorso insieme 500 km per promuovere un messaggio di pace. All’appello si sono uniti anche Danilo Merz, ex direttore di Coldiretti Trentino, e circa 500 cittadini, sostenendo quella che si trasformerà in una mozione da portare all’attenzione del consiglio comunale.

A chiudere la raccolta firme e la campagna sarà proprio Marco Rizzo, che commenta: “Anche a Trento, Democrazia Sovrana Popolare vuole essere una voce di rottura contro le ipocrisie del panorama politico attuale, sia a livello nazionale che locale”, afferma.
“I centri di potere asfissianti e clientelari esistono anche qui. Non siamo né titubanti né ambigui nel sostenere posizioni che oggi aprono spazi di verità: la gestione pandemica ha discriminato in maniera anticostituzionale i cittadini, impedendo loro di lavorare; l’Unione Europea sta trascinando l’Europa verso la guerra con un piano di riarmo da 800 miliardi di euro a favore dell’industria bellica e degli amici degli amici, mantenendo le attuali posizioni di potere.”

Rizzo lancia anche un affondo sulla politica locale: “Quando il sindaco Ianeselli del Pd cercherà fondi per le sue grandi opere – come bypass, inceneritore e funivia – già oggi condivise anche dal centrodestra, quei soldi non ci saranno più, saranno stati destinati al fronte. E si pentirà di aver sostenuto il riarmo europeo? No, ci saranno altre bugie pronte a giustificare la guerra, raccontandoci che il nemico è la Russia e che dobbiamo pagare il gas il doppio dagli Stati Uniti.”

Un j’accuse che si conclude con una rivendicazione di identità forte: “Il nostro partito starà sempre dall’altra parte rispetto ai privilegi e agli interessi di pochi, per ricostruire una sovranità che parta davvero dal popolo.”