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Sea Watch. Candiani (Lega): "Germania e Francia non possono darci lezioni, hanno peccati più grandi da farsi perdonare"

Il senatore della Lega Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell’Internoè intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, per commentare gli ultimi sviluppi legati alla vicenda della Sea Watch 3 e del suo capitano Carola Rackete.

Stefano Candiani ha iniziato il suo intervento commentando le recenti dichiarazioni delle autorità tedesche sull’arresto del capitano Rackete: “ci sono effetti da calura estiva. Questa circostanza meriterebbe una considerazione più profonda da parte delle autorità tedesche. La Rackete non viene arrestata perché ha salvato delle persone, ma perché ha forzato un blocco e messo a rischio la vita di alcuni agenti. Nessuno giustificherebbe chi alla guida di un tir dovesse forzare un posto di blocco delle forze dell’ordine. Su questo caso però ci sono persone che stanno giocando una partita politica. Quello che mi sembra surreale è come possano metterci francesi e tedeschi a censurare il comportamento dell’Italia che sta semplicemente facendo rispettare una legge che è in vigore. Se Sea Watch aveva l’obiettivo di salvare le persone poteva farle sbarcare in Tunisia o a Malta, oppure portarle in Francia dopo aver ricevuto il diniego dell’Italia. Lei voleva sbarcare in Italia per fare un dispetto al governo italiano. “Il nostro obiettivo è essere seri e far rispettare le regole, se con questo obblighiamo anche i Paesi europei ad assumersi responsabilità, stiamo facendo gli interessi dell’Europa intera. Vorrei vedere se queste cose fossero accadute al confine con Germania e Francia cosa sarebbe successo. Hanno peccati ben più grandi da farsi perdonare e non possono darci lezioni. Il casino in Libia l’hanno fatto i francesi, sempre i francesi abbandonavano i migranti al confine con l’Italia”.

Dopo aver condannato gli insulti sessisti che parte dell’opiniopne pubblica ha rivolto a Carola Rackete, il Senatore Candiani ha commentato l’operato del PD, con alcuni esponenti che sono saliti a bordo della Sea Watch: “è stato un atto trucido, certamente non consono a un rappresentante politico. Si sono messi dalla parte del conducente del bus terrorista che forza il posto di blocco per fare una strage. La differenza tra chi forza un posto di blocco ubriaco e chi vuol fare un atto terroristico è molto labile nel momento in cui si mettono a rischio delle persone. Questi del PD hanno perso il lume della ragione e si mettono dalla parte di chiunque va contro il governo”.

Infine, dopo aver ricordato come anche coloro che sbarcano con navi piccole verranno gestiti come clandestini e verranno rimpatriati, Stefano Candiani ha detto la sua sulla rotta balcanica e sull’ipotesi del muro al confine: “il confine è confine. La porta di casa propria che sia di vetro o di ferro è comunque la porta di casa propria. Ricordiamoci che sulla rotta balcanica esiste un traffico di armi e il rischio infiltrazioni terroristiche“.