A Varese è andato in scena l’ennesimo caso che evidenzia in maniera inequivocabile la pericolosità dei social network e di internet, sopratutto se ad usarli sono minori in cerca di avventure.
Un quarantottenne italiano G.G. è stato arrestato perchè, grazie ad un finto profilo su Facebook, adescava giovani ragazzi tra i 15 e i 17 anni, ora su di lui pendono le accuse di violenza su minore e possesso di materiale pedo-pornografico.
Nello specifico l’operaio di Saronno (VA) aveva creato un profilo Facebook dove fingeva di essere una bella e provocante donna e grazie a questo stratagemma, aveva adescato numerose vittime tutte tra i 15 e i 17. La procedura era molto semplice: dopo aver inviato l’amicizia e scambiato qualche messaggio G.G. iniziava con la richiesta di foto spinte per arrivare, in alcuni casi, a veri e propri incontri con i ragazzi.
Come riporta il Corriere della Sera, sarebbero 3 i ragazzi che avrebbero accettato l’invito della finta donna e sarebbero andati nel suo appartamento. Lì grazie all’aiuto di una parrucca e ricevendo gli ospiti completamente al buio, il quarantottenne avrebbe praticato loro del sesso orale.
Questo circolo di inganni è stato scoperto grazie all’aiuto inconsapevole di quella che sarebbe dovuta essere la quarta vittima. Quest’ultimo una volta arrivato nell’appartamento incrimanto e insospettitosi per l’eccessivo mistero intorno alla figura della “donna”, ha chiamato il padre con cui è scaturito un litigio al seguito del quale sono intervenuti i Carabinieri.
Grazie ad una serie di interrogatori protetti con le vittime e stato possibile scoprire la rete di inganni che G.G aveva ordito ai danni delle sue vittime, con i Carabinieri che, dopo aver perquisito l’appartamento, hanno ritrovato numerose parrucche e un cellulare che è stato subito sequestrato per ulteriori analisi.