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Trento. Minacce di morte al Presidente Maurizio Fugatti

Nello specifico, la notte scorsa, sono comparse alcune scritte recanti minacce di morte al Presidente Fugatti su alcuni pannelli elettorali ancora vuoti nella frazione del Comune di Trento, Martignano.

“Esprimiamo come Gruppo consiliare della Lega Salvini Trentino la massima solidarietà nei confronti del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, minacciato di morte da chi non accetta valori come quello della libertà, della democrazia e del buonsenso”.

E’ iniziato con queste parole la nota con la quale, il Gruppo Consiliare di Lega Salvini Trentino, ha mostrato la propria solidarietà al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, vittima di minacce di morte scritte su alcuni cartelli del Comune di Trento.

Nello specifico, la notte scorsa, sono comparse alcune scritte recanti minacce di morte al Presidente Fugatti (insieme ad altre contro la Tav) su alcuni pannelli elettorali ancora vuoti in alcuni punti del Comune di Trento.

Non è la prima volta che vengono rivolte minacce al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, dal 2021 infatti, a Maurizio Fugatti è stata assegnata una scorta a seguito delle intimidazioni mosse da un gruppo di animalisti.

A seguito di questo grave episodio, il Gruppo Consiliare di Lega Salvini Trentino ha voluto mostrare la propria solidarietà al Presidente Fugatti, aggiungendo come sia inutile “arroccarsi poi su posizioni che qualsiasi persona assennata trova illogiche” arrivando a minacciare di morte. I consiglieri hanno poi espresso l’augurio che tali minacce possano limitarsi a “scritte fatte da disagiati” e non vi siano ulteriori, e più gravi, altri gesti.

Il Gruppo Consiliare di Lega Salvini Trentino, non è stato l’unico a manifestare la propria solidarietà a Maurizio Fugatti. Sono stati in molti a voler dimostrare la propria vicinanza al Presidente della Provincia per le minacce subite, tra questi vi sono: il Presidente del Consiglio Provinciale di Trento, Walter Kaswalder, e i Presidenti delle regioni Lombardia e Veneto: Attilio Fontana e Luca Zaia, il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, il vicepresidente ladino, Luca Guglielmi, ed il consigliere provinciale ed ex Presidente della Provincia, Ugo Rossi

Non solo, anche i parlamentari trentini della Lega: Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Martina Loss, Mauro Sutto e Elena Testor, hanno voluto esprimere la loro solidarietà a Maurizio Fugatti, affidando ad una nota il loro pensiero.

Nel testo, dopo aver condannato le scritte ritenendole un fatto molto grave ed aver ribadito la loro vicinanza a Fugatti, i parlamentari della Lega hanno aggiunto: “Fatti come questi – e questo è il nostro augurio – devono essere condannati prontamente da tutte le forze politiche che partecipano alle elezioni del 25 settembre al fine di salvaguardare i valori democratici presenti nel nostro territorio e che possono essere messi in crisi da soggetti che ricordano loschi individui appartenuti ad altre epoche che speriamo restino solo un lontano ricordo.

Anche gli assessori della Giunta Provinciale hanno condannato il gesto esprimendo la loro vicinanza al Presidente affermando, come riporta il sito della Provincia Autonoma di Trento: “Ci auguravamo di non dover più assistere a certe cose, consapevoli che l’assuefazione e l’indifferenza sono purtroppo un fertile terreno per far germogliare ciò che non deve crescere, ossia la violenza e l’intolleranza. Ma dobbiamo gridare ancora una volta no: non ci si può abituare a questo; non si può ritenere normale vivere sotto scorta; non è possibile accettare che si imbrattino sedi di partito, si deturpino manifesti elettorali e, ancora peggio, si minacci di morte una persona che sta svolgendo il proprio mandato. Ti siamo vicini presidente, abbiamo già scritto qualche tempo fa e continuiamo ad esprimere la nostra vicinanza e solidarietà e con esse anche l’impegno a proseguire lungo il percorso intrapreso. Lo faremo con determinazione, all’insegna di quel coraggio e di quel rispetto che gli autori di questo gesto vigliacco e grave hanno dimostrato di voler calpestare.