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Conte: “Preoccupante Crosetto Ministro della difesa”

“La lista dei Ministri conferma, però – e non possiamo tacerlo – alcuni segnali preoccupanti già emersi dalle indiscrezioni dei giorni scorsi. Crosetto che passa direttamente dalla rappresentanza di interessi di industrie che operano nel settore della Difesa al Ministero competente, a garanzia di una sicura corsa al riarmo; Forza Italia alla guida degli Esteri dopo le gravi esternazioni di Berlusconi sulla guerra in Ucraina; e poi ancora altri segnali sparsi che preannunciano un brusco arretramento nel percorso di riconoscimento e rafforzamento dei diritti civili”, ad affermarlo il leader del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte a seguito della presentazione della lista dei Ministri del Governo Meloni.

Una lista di ministri certamente che ricorda il corporativismo, ovvero una forma di organizzazione sociopolitica della società sotto forma di gruppi di interesse noti come corporazioni distinti per settore. Esso si fonda in teoria sull’interpretazione organicistica della società.

La più compiuta realizzazione giuridico-economica del modello corporativistico fu introdotta in Italia in epoca fascista con l’emanazione della Carta del lavoro, la quale attribuiva ad un solo sindacato (quello fascista) il riconoscimento della personalità giuridica e la facoltà di stipulare contratti collettivi efficaci per l’intera categoria.

“Auguri a Giorgia Meloni. Avere una presidente del Consiglio donna che si è battuta con coraggio per arrivare a Palazzo Chigi con le sue sole forze è comunque un gran cambiamento per l’Italia. Saremo all’opposizione. Ma le auguriamo di avere successo per l’Italia”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

Altra reazione quella di Enrico Letta che ha affermato: “Dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del governo Meloni dico ancora più convintamente opposizione, opposizione, opposizione. L’unica novità è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere”.

In serata lo stesso Guido Crosetto ha risposto a Conte con questo tweet: “Per tutti quelli che (non per amore) me lo stanno chiedendo, rispondo: mi sono già dimesso da amministratore, di ogni società privata (non ne ricopro di pubbliche) che (legittimamente) occupavo. Liquiderò ogni mia societa (tutte legittime). Rinuncio al 90% del mio attuale reddito”.