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Agli Uffizi in tuta trasparente e attillata per dare visibilità … alle chiappe!

Non scherziamo, l’ha fatta fuori dal vaso anche Vittorio Sgarbi. Egli scrive che la trovata della scorsa settimana, fatto accaduto alla Galleria degli Uffizi, dove due signore che chiameremo “X e Y” ovvero “Tizio e Caio” ovvero “Cip e Ciop” hanno sostenuto di posare in quella tenuta da palestra ma più hot per fare promozione al museo, sarebbe stata utile per dare visibilità all’arte.

Scrive Vittorio Sgarbi: «Hanno fatto benissimo, io sono con loro. Non vedo cosa ci sia di male. Anzi, devo dire che sono più belle loro della Venere di Botticelli. Il museo degli Uffizi ha sbagliato a indignarsi. Avrebbero dovuto studiare un modo per guadagnare, magari dividendo i proventi. La Ferragni ha aperto la strada in passato e loro l’hanno semplicemente innovata. Si chiama comunicazione». Che a Vittorio Sgarbi piacciano le belle ragazze non c’è dubbio, non a caso le belle ragazze fanno gesta eroiche, in Italia, sapendo che ci sono reazioni prevedibili: Sgarbi, Cruciani, Dagospia … FanPage …

Vi sono cose facilmente prevedibili in Italia: i terremoti no, le alluvioni no, ma altre cose, sì.

La nascita di Venere è un bellissimo quadro, nasce dalla conchiglia, come le ostriche, richiama vagamente la vagina, fa pensare senza dubbio al sesso, non certo solo alla natura, ha una serie di elementi indispensabili a una visione laica dell’esistenza. Non ci sono dubbi che sia bellissimo, il quadro. Ma queste due donne che posano in soluzione non mistica, invece, chi sono? Ah OnlyFans … altre due!

Non diciamo fesserie, guarda un po’ … l’unica visibilità che si ottiene è alle chiappe di queste signore: Alex Mucci e di Eva Menta, perché – tanto per cominciare – le piattaforme come OnlyFans non sono siti di moda per modelle, ma per altro genere di professione, vendita di se stessi, della propria immagine.

Dunque gli utenti non paganti non possono vedere nulla, non possono nemmeno sapere che esistono queste due signorine in mezzo a una milionata di altre, tutte uguali: grandi culi tondi, grandi tette, labbra a canotto, viso emaciato e in fase di assorbimento artistico e tatuaggi messi in giro per dare un senso di vita vissuta. Al più, possiamo trovarle anche senza tatuaggi e senza tette e senza culo, allora si tratta dei casi in cui le piattaforme servono per farsi: labbra, tette e culo. Primo passaggio chiarito.

Premesso questo, giusto per dare prelazione a chi è più noto tra: la Venere di Botticelli e “le assi cartesiane”, andiamo al punto.

La provocazione sarebbe stata vestirsi: davanti a un quadro di nudità come la VENERE, la provocazione sarebbe stata quella, eventualmente, di presentarsi vestite. Oppure NUDE sul serio, con la conchiglia a protezione della vagina, allora almeno c’è un senso. L’arte ha un senso? Non si dice. Allora è arte. Certo, arte di farsi vedere belle, formose, prestanti … ma non è promozione del museo.

Infatti la direzione del Museo, compreso lo scopo del gesto, ha chiesto la rimozione delle immagini da OnlyFans, perché peraltro sarebbe stato necessario adempiere a delle formalità per imbastire una campagna pubblicitaria, come invece ha fatto Chiara Ferragni.

Seriamente: questa tenuta da Courmayeur a Capodanno ore 15.00 non ha nessuna logica di provocazione, sembra davvero uno spottone a se stesse, nella speranza, magari, che un mentore efficace come ad esempio uno a caso, Vittorio Sgarbi o Giuseppe Cruciani, le noti, per pagare le bollette. Direi. Il sogno di finire a “La Zanzara” e da lì aprirsi una carriera come opinioniste. E non chiamatele influencer, non più di una qualsiasi donna che va a comprare il pane, o di un qualsiasi autista di tram, tutti influenziamo la nostra bolla, ma l’unica influenza che è papabile in questa situazione imbarazzante è quella del virus, girando verso novembre in quelle condizioni.

Martina Cecco