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Botta & Risposta col Direttore: e se il Cavaliere avesse ragione?

Caro Direttore,

eccomi qua nel nostro carteggio del lunedì, ma stavolta ti stupirò elogiando la mossa del Cavaliere, ovvero quel Silvio Berlusconi ex tombeur de femmes, l’età è assassina per tutti, però il soggetto è ancora capace d’interpretare il sentimento popolare prima di ogni altro. Come saprai, ieri, il Cavaliere ne ha tirate fuori una delle sue stupendo i giornalisti presenti e stupendo, soprattutto, i propri alleati.

Per gli alleati, il verbo stupire, è un eufemismo; più appropriato sarebbe l’uso del vulgo incazzare. Probabile sia stato questo lo stato d’animo con il quale il duo, Meloni e Salvini, ha accolto le parole del Cavaliere di Arcore. Loro sì tanto attenti al mainstream del politically correct made in EU (ma non si diceva zerbini o ruffiani?), nonché abilissimi nella politica destronza del compiacere. Non correggermi, Direttore, il termine destronza so bene non lo troverai nel Devoto-Oli e certamente non nutro la pretesa che sia inserito dalla Crusca nei neologismi, ma destronza rende bene l’idea per chi s’attendeva una destra di destra e soprattutto sociale.

Certo, il Cavaliere, l’ha combinata grossa, eh Direttore? Con un coup de foudre ha mandato a farsi benedire politicanti, giornali e giornalai, italiani ed europei. Oh, intendiamoci: il Cavaliere ha ragione da vendere. Ragione nella pur feroce risposta di Putin per il Donbass, occupato da ben 8 anni dai “buoni” ucraini capaci di ogni nefandezza verso quel popolo; ragione per questa guerra che ci vede penalizzati nell’import-export, per non parlare del gas decuplicato grazie allo zio Sam delle stelle e strisce. Avete bisogno del gas? Tranquilli, ve lo diamo noi! Inserendo pure interessi e marchette non pagate per il piano Marshall.

Il Cavaliere ha ragione poiché ha saputo interpretare un pensiero diffuso, ed avrebbe avuto la ragione al cubo se avesse pure aggiunto il ripetuto tentativo americano della provocazione. Lascia che aggiunga sperando, da parte d’oltreoceano, in una Pearl Harbor atto secondo. Storia docet, Direttore. Comunque sia la guerra non finirà mai armando, spero su questo sarai d’accordo, Direttore. Piuttosto mi scuserai se non cito il tuo amato Sanremo, in questo momento sto ascoltando un nonno incapace di spiegare, al nipote di 9 anni, la “seduta” di Rosa Chemical sul pacco di Fedez con tanto di whao di quest’ultimo, lesto a stringere i fianchi del gayoso Rosa inarcando il bacino.

Al nonno in difficoltà ho suggerito di metterla come una nuova forma di ginnastica, ma scuotendo la testa canuta ritiene sia una spiegazione a culo. Infine, direttore, sarei curioso di conoscere la tua opinione su tutti questi oggetti volanti non identificati e bombardati dai capofila dei bravi, buoni, e belli. Nessuno ne parla se non i trafiletti sparsi qua e là, ma il tuo editorialista ritiene sia una bomba in punto di implodere.

Alla prossima, Direttore.

Marco Vannucci