Dieci anni di pontificato, ma non senza polemiche. A riportarle anche la stampa statunitense che afferma come nei confronti del Papa venuto dalla fine del mondo non ci sia apprezzamento da parte di tutto il clero. Certamente Papa Francesco non si è discostato dalle idee che lo hanno contraddistinto durante la sua intera vita e proprio ciò ha rafforzato l’opposizione conservatrice. A essere criticate le sue posizioni sul mondo LGBT, celebre la sua frase “Chi sono io per giudicare”, nel corso di questi anni così come le sue posizioni per il sacerdozio femminile.
Un Papa che nel corso del suo pontificato si è schierato a difesa dei migranti con un concetto particolare e complesso quale è quello della “globalizzazione dell’indifferenza”, un concetto non ripreso dai vari movimenti nazionalisti o populisti – influenzati anche dalla sua visione critica nei confronti di Trump – che hanno da sempre ostracizzato anche le sue feroci critiche al capitalismo.
Menzione particolare riguarda anche la delicata situazione del conflitto in Ucraina, iniziando un lungo balletto di dichiarazioni che lo vedevano in alcune occasioni in una posizione neutralista, in altre occasione a favore del popolo ucraino. Nei fatti il tutto si è trasformato in una situazione in cui la Chiesa cattolica non è riuscita a dare una chiara visione politica sulla vicenda.
A riguardo non si può non citare la crisi della Chiesa di cui Papa Francesco può essere effetto, ma certamente non causa dato che questa crisi getta le sue radici in fatti storici di cui lui è semplicemente stato spettatore. L’abdicazione di Papa Benedetto XVI aveva, se non ha, aperto nella Chiesa una pesante ferita. I cattolici, soprattutto quelli italiani, non sono mai stati abituati al concetto di caducità afferente il Santo Padre e l’abdicazione del 2013 non ha fatto altro che accelerare un processo di distacco dalla fede già iniziato nei decenni precedenti.
La storia di questi ultimi due secoli, per esempio, ci mostra l’immagine di Papi che con le loro azioni mostravano la forza della Chiesa. Basti ricordare Papa Pio IX, il Papa Re che si rinchiuse nel Vaticano quando ci fu la breccia di Porta Pia e scomunicò casa Savoia, Papa Pio XI, che nel 1929 decise di sostenere apertamente Mussolini, o Papa Pio XII, che scese tra le vie di Roma durante i bombardamenti del 1943. Più recentemente possiamo anche ricordare le ferme prese di posizione da parte di Giovanni Paolo II nei confronti del Comunismo o nei confronti della mafia.
Papa Francesco diventa quindi espressione di una società in crisi, alla ricerca di un’identità spirituale che oggi purtroppo manca in Europa, ma che è necessaria da ritrovare alla luce delle sfide del XXI secolo.