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“Senza razionalità e conoscenza dei dati rischiamo solo propaganda” così il matematico Piergiorgio Odifreddi

E' con queste parole che il matematico Piergiorgio Odifreddi candidato alle prossime elezioni Europee con il movimento ‘Pace, Terra e Dignità’, è intervenuto

Pensare in termini razionali è complicato, bisogna avere sangue freddo, conoscere i dati e analizzarli. Essere viscerali o superficiali, magari attaccandosi a motti o frasi fatte -come abbiamo visto nel periodo del Covid o in occasione della guerra in Ucraina- è molto più facile con il rischio che, a seconda dei momenti, gli stessi motti vengano poi declinati in maniera opposta o contrapposta. E da qui si capisce che è tutto solo propaganda”.

E’ con queste parole che il matematico Piergiorgio Odifreddi candidato alle prossime elezioni Europee con il movimento ‘Pace, Terra e Dignità’, è intervenuto a Radio Cusano Campus nel corso de ‘L’Italia s’è desta’, trasmissione condotta dal Direttore del Giornale Radio Gianluca Fabi e dalla giornalista Roberta Feliziani.

Soffermandosi poi sul concetto di democrazia, il prof. Odifreddi ha dichiarato: la democrazia è costruita, quella del nostro Paese come anche quella degli altri paesi occidentali, in modo tale che i cittadini non abbiano voce in capitolo per quanto riguarda la politica internazionale. La nostra Costituzione lo dice chiaramente: non si possono per esempio fare referendum per l’abolizione di trattati con paesi esteri. La gente pensa che, votando, indirettamente influirà sulle dinamiche internazionali attraverso partiti che entrano in Parlamento, ma che poi vengono travolti dall’inerzia. La Meloni ne è l’esempio classico: oggi governa in un modo opposto rispetto a quello che era stato per tanto tempo il suo atteggiamento nei confronti dell’Europa. In sintesi, noi abbiamo –come diceva anche Rodotà- una democrazia di facciata poi però le decisioni vanno dove devono andare anche perché il mercato ha le sue leggi”.

 Inoltre, sulle bugie dei media ha sottolineato: “non credo si tratti solo di bugie. I giornali hanno delle linee politiche da seguire e anche solo scegliere un argomento invece che un altro e presentarlo in un modo invece che in un altro vuol dire guidare la percezione verso una direzione invece che un’altra. In matematica c’è per esempio un concetto molto interessante. Si chiama il paradosso di Simpson, e cioè a seconda che si voglia dare un’immagine o un’altra, si decide di fornire dati aggregati o disaggregati e vengono fuori rappresentazioni completamente opposte. Magari entrambe non false ma scegliere l’una invece che l’altra può far prevalere quella che vogliamo noi. La verità, dunque, spesso è sottile”.

E sulla divisione degli schieramenti tra destra e sinistra “è solo un retaggio del passato” ha affermato Piergiorgio Odifreddi. “Il problema è che non ci sono più le ideologie e questo comporta il fatto che si ha maggiore difficoltà nello scegliere quale partito votare”. Infine sul caso Iran- Israele “quella è una polveriera. Certo è che Israele e Palestina hanno dimostrato di non essere in grado di convivere in modo adiacente. L’altra opzione sarebbe perciò uno Stato e due popoli”.