Tutti impegnati a spegnere i fuochi delle periferie, la rabbia degli italiani massacrati dalle leggi e da Equitalia, a vantaggio di Rom ed extracomunitari vari. Per i quali, ovviamente, le leggi vanno interpretate ed Equitalia deve restare lontana perché se no si parla di razzismo. Anche il Papa ha invitato all’incontro invece che allo scontro. In fondo non sarebbe neppure difficile arrivare ad un incontro. Basterebbe che le case popolari, realizzate con i soldi delle tasse degli italiani , finissero agli italiani. Basterebbe che le regole imposte agli italiani venissero imposte anche ai Rom. Basterebbe che l’acqua e la luce venissero pagate anche dagli ospiti non invitati e che il costo non venisse scaricato sugli italiani. Troppo difficile? Troppo giusto? E allora via al piagnisteo, alla demagogia, alla mistificazione. Storyelling.. Si narrano, sui giornali, storie fasulle di poveri profughi da un’Etiopia squassata da guerre e massacri. Quella stessa Etiopia dove gli italiani possono tranquillamente andare a fare i turisti, perché la guerra non c’è. Ma i giornalisti italiani non lo sanno, o fingono di non saperlo. E la fame? In Italia non esiste e gli anziani che frugano nei cassonetti dell’immondizia alla ricerca di cibo, lo fanno solo per mettere in cattiva luce il governo. Ma se non bastano i media bugiardi, allora si ricorre alle manifestazioni organizzate da Aledanno e dai suoi compari. Ovviamente la gente vera delle periferie non partecipa ed i giornalisti possono raccontare che la protesta e’ finita. Altra soluzione? Lasciare che la rabbia si plachi da sola, tra la promessa di un più frequente passaggio del camion dei rifiuti o quella dell’inaugurazione di un campo di calcetto. Si può reagire? Si’, si può. Basterebbe filmare la realtà e metterla poi in rete. Gli ospiti dei centri di accoglienza si comportano male? Vanno filmati ed i filmati devono essere resi pubblici. Controllo capillare e contro informazione puntuale. Smascherando le menzogne di guerre che non ci sono o di una ricchezza italiana che non esiste più. Informarsi e condividere. La verità contro le menzogne di Stato e dei politicamente corretti. Serve un po’ più di impegno e di cervello rispetto alle solite proteste senza costrutto. Ma con l’impegno ed il cervello si possono ottenere risultati
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