“Non si può che salutare positivamente il Progetto del Voucher culturale per le famiglie, approvato stamane e con cui la Giunta Fugatti ha deciso di confermare l’iniziativa finalizzata ad agevolare i ragazzi che vogliono avvicinarsi alle discipline artistiche e dello spettacolo“. Queste le parole di Mara Dalzocchio, Capogruppo della Lega Nord Trentino in Consiglio provinciale dopo il voto in Quarta commissione.
Ma la Dalzocchio non ha lesinato critiche, soprattutto verso i Consiglieri Ugo Rossi e Luca Zeni, che si sono astenuti nonostante la misura fosse già stata varata nella precedente legislatura quando i due erano in maggioranza. “Nello specifico – chiarisce la Dalzocchio – osservo come il consigliere Zeni, pur di attaccare la Giunta, abbia sostenuto la tesi di un taglio delle risorse per il voucher culturale che, semplicemente, non esiste“.
L’Assessore Segnana ha evidenziato che il Consigliere del Partito Democratico si riferiva al ridimensionamento del carnet per i teatri e i cinema da 140 a 100 euro per minore: “Peccato che non sia un taglio, bensì una deliberata rimodulazione per consentire ai minori di soddisfare la percentuale dell’80% del percorso musicale, dato che lo scorso anno era risultato difficile far utilizzare al minore 10 ingressi a cinema e teatri nel corso di un anno. Con il carnet a 100 euro è invece risultato più facile raggiungere la percentuale dell’80% prevista dai criteri“, spiega la Capogruppo leghista.
“Per l’ennesima volta, il centrosinistra ha dimostrato una contrarietà a provvedimenti non solo di buon senso ma dei quali può vantare la primogenitura. Le forse politiche che si fregiano della qualifica ‘democratica‘, vantandosi del proprio essere tolleranti, fanno in realtà della chiusura preventiva il tratto distintivo del loro operato, contraddicendosi in pieno. Questo, i trentini, lo hanno capito benissimo” ha concluso la Dalzocchio.
Non si è fatta attendere la risposta di Ugo Rossi che, rispondendo alle critiche mossegli dal Consigliere Dalzocchio, si è difeso dichiarando: “la collega Dalzoccchio forse presa dalla foga comunicativa e censoria dei comportamenti altrui..era probabilmente distratta perché io non ho votato in quanto non faccio parte della quarta commissione, ma ero presente per le audizioni di un mio ddl”.