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Ilva. Di Maio attacca la Lega, “camerieri” delle multinazionali

Luigi Di Maio, Capo politico del Movimento 5 Stelle e Ministro degli Esteri, è intervenuto stamattina all’interno del Forum ANSA, parlando di diverse tematiche che stanno caratterizzando l’opinione pubblica italiana.

Tra i tanti temi affrontati dal leader del M5S merita una menzione particolare quello relativo all’ex Ilva di Taranto. Di Maio dopo aver chiarito come Arcelor Mittal (colosso siderurgico e proprietario dello stabilimento in questione) stia tornando sui propri passi cercando di lasciare Taranto e che andrebbe fermata e obbligata a rimanere, ha duramente attaccato la Lega, rea di aver perseguito interessi personali invece che il bene dell’Italia.

Secondo Di Maio, la Lega gli avrebbe sempre impedito (quando erano insieme al Governo) di essere duro con Arcer-Mittal per via di alcuni investimenti che vedevano il partito di Matteo Salvini coinvolto economicamente nella questione, aggiungendo come tutt’ora stiano combattendo al fianco della multinazionale contro gli interessi dei lavoratori.

“Abbiamo gli unici sovranisti al mondo che perorano le battaglie delle multinazionali anziché i cittadini e i lavoratori. Allo Stato è stato chiesto di rispettare il contratto di Calenda, adesso chi ci chiede di rispettarlo non rispetta i patti. Io spero che i sovranisti siano mossi da orgoglio e non facciano i camerieri delle multinazionali” ha poi proseguito il Ministro.

Infine, Luigi Di Maio ha ribadito come l’atteggiamento di Arcer-Mittal sia inaccettabile, dato che sapeva che il Governo avrebbe preteso il rispetto degli accordi. Per il Capo politico del M5S chiedere di andare via Taranto e lasciare “a casa” 5000 lavoratori è una cosa assurda.

Prima di concludere il Ministro Di Maio ha poi confermato come il Movimento si schiererà contro lo Scudo, aggiungendo: “la Lega che cura i suoi interessi in borsa presenta un emendamento, ma che lo presentino anche partiti della maggioranza senza un accordo è un problema della maggioranza stessa”.