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Assestamento di Bilancio, le opposizioni abbandonano l’Aula. Fugatti: “Imbarazzante votare emendamenti di chi diserta”

Non una giornata semplice in Consiglio provinciale quella di ieri, quando le opposizioni hanno abbandonato l’Aula nel momento della votazione della Legge di Assestamento di Bilancio, lasciando le decisioni sostanzialmente in mano al Centrodestra e alla Lega.

I gruppi consiliari PD, PATT, Futura, Movimento 5 Stelle e Onda Civica si trovano costretti a denunciare con forza quanto accade con l’approvazione di questo Assestamento di Bilancio 2020” si legge in un comunicato congiunto delle opposizioni. “Le risorse riconosciute dallo Stato alla Provincia, per un importo complessivo pari a 353 milioni di euro non solo non vengono utilizzate immediatamente, come invece richiederebbe la gravità del momento per venire incontro alle esigenze della comunità trentina, ma vengono addirittura parcheggiate sui Fondi di riserva, a disposizione del Presidente Fugatti” proseguono i Consiglieri.

Ciò – sostiene il centrosinistra autonomista insieme ai civici e al Movimento 5 Stelle – costituisce un grave danno sociale ed economico, oltre che una delegittimazione del ruolo del Consiglio provinciale, che non avrà alcuna voce in capitolo sull’utilizzo di queste risorse“. Il Fondo di riserva della Provincia, infatti, è una voce di bilancio nella quale possono essere inserite risorse a disposizione diretta della Giunta, che può così eludere il dibattito consiliare.

Una scorciatoia che assomiglia a un colpo di mano” ha commentato Paolo Ghezzi di Futura, “Fugatti non ha minimamente accennato all’intenzione di procedere così come ha fatto, la Lega prende in giro i trentini” ha invece tuonato Ugo Rossi del PATT, che ribadisce la necessità del plateale gesto di protesta compiuto dalle opposizioni. Le accuse da parte del Partito Democratico sono però ancora più forti: Giorgio Tonini sostiene che nella relazione di Fugatti il Presidente avesse detto che le risorse sarebbero state inserite a bilancio non appena possibile, salvo poi introdurre nello stesso momento un sub-emendamento per inserire i soldi nel Fondo di riserva.

Dallo Stato italiano arrivano 353 milioni di euro alla Provincia autonoma di Trento in due tranche: i primi 136 erano stati inseriti nella proposta di Assestamento di Bilancio in discussione in Consiglio provinciale; i restanti 217 milioni, come detto dal Presidente Fugatti, non sarebbero stati messi ora a bilancio di entrata. Probabilmente perché non sanno ancora come spenderli, visto che Bolzano li ha inseriti avendo le idee chiare su come utilizzarli” sostiene Luca Zeni, del PD.

Fugatti ha detto che per settembre la Giunta presenterà al Consiglio la proposta su come spendere questi 217 milioni, presentando contemporaneamente un emendamento in cui si dice che il Fondo di riserva viene aumentato da 136 a 353 milioni. I leghisti hanno quindi preso 217 milioni e li hanno lasciati in un fondo al quale la Giunta può attingere con discrezionalità, spendendo senza approvazione del Consiglio provinciale” rimarca Zeni, aggiungendo che così manca anche la trasparenza amministrativa.

Oggi in Consiglio provinciale è andata in scena pressapoco la stessa commedia di ‘Fantozzi subisce ancora’, dove gli impiegati della Megaditta prima supplicano gli uscieri di farli entrare in ufficio e poi, una volta raggiunte le postazioni, evadono dallo stabile, lasciando il povero Fantozzi a sbrigare le faccende di tutti” commenta Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega in Consiglio provinciale. “Nonostante le molteplici sospensioni per trovare un accordo con la maggioranza, le minoranze hanno deciso di abbandonare in massa l’Aula consiliare, lasciando i colleghi a votare migliaia di emendamenti ostruzionistici presentati da loro stessi“.

Specialmente in un momento in cui la politica ha il dovere di mostrarsi seria e competente, la cultura del lavoro e del rispetto dovrebbe animare tutti i rappresentanti del popolo trentino” ha ribadito la capogruppo, sostenendo di non riuscire a capire la logica di chi prima si sia presentato come strenuo difensore dei diritti dei cittadini per poi fuggire dall’Aula in segno di protesta. “Questa è la sinistra trentina. Spero che almeno i Consiglieri di minoranza si siano goduti questa bella giornata di sole, Seneca diceva ‘il pigro non ostacola altri che se stesso’“.

Non è mancata, infine, la difesa anche da parte dello stesso Fugatti: “La Legge di Assestamento serve. Chi fa emendamenti ha diritto di farli, ma è imbarazzanti dover votare quelli presentati da altri che hanno poi deciso di abbandonare l’Aula. Noi non abbiamo nascosto nulla, la cifra che è stata destinata al Fondo è pari a 218 milioni mentre i restanti 135 dei 353 inviati dallo Stato sono già stati messi nella Legge“.

L’emendamento per spostare i 218 milioni nel Fondo di riserva è stato presentato la scorsa settimana, difficile pensare che non l’abbiano visto prima di oggi” ribadisce il Presidente, asserendo di aver più volte parlato dei 218 milioni in Aula. “Quei soldi, tecnicamente, non sono ancora arrivati: il via libera è stato dato il 20 luglio ma le risorse verranno messe in Decreto ad Agosto. Come potevamo metterle nei vari capitoli del nostro bilancio?“.

Si tratterebbe, in sostanza, di un provvedimento atto a non discutere di soldi ancora non fisicamente disponibili nelle mani della Provincia, secondo la lettura che fornisce Fugatti. “Non si dica che sono ‘i soldi del Presidente’, quando ad Agosto arriveranno i soldi, la Giunta ne disporrà la destinazione“. Il Presidente risponde poi alle accuse di Zeni legate alla mancanza di progettualità rispetto all’Alto Adige: “Loro hanno un avanzo di 500 milioni, noi 200. Ovvio che abbiano distribuito maggiori risorse“.

Ultima annotazione – conclude Fugatti lanciando una vera e propria patata bollente nelle mani delle opposizioni – nel 2008, il Fondo di riserva ammontava a circa 190 milioni. Non dicano che Fugatti si è inventato chissà che, semplicemente abbiamo seguito una procedura, guardando agli esempi già adottati in passato“.

Riccardo Ficara Pigini