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Migranti. L’Italia si piega (nuovamente) ad un’ Europa tutto, meno che solidale

La nave Ong “Alan Kurdi” con a bordo 125 migranti è attesa, nelle prossime ore, dinnanzi al porto di Arbatax in Sardegna. Questo è quanto si apprende direttamente dal profilo ufficiale Twitter della Ong Sea Eye.

La vicenda dura da diversi giorni, con l’Alan Kurdi che navigava da diversi giorni in attesa che le venisse assegnato un porto sicuro e con Germania, Italia, Malta e Francia che avevano, sino ad ora, rigettato la responsabilità di accogliere la nave Ong.

L’ong negli scorsi giorni si era resa protagonista di 3 interventi al largo della Libia, recuperando 133 migranti di cui 62 minori e, subito dopo le operazioni aveva iniziato a richiedere un porto sicuro alle nazioni sopracitate, senza ottenere risposta.

La nave aveva comunicato allora l’intenzione di far sbarcare i migranti in Francia, informando di voler far rotta verso Marsiglia. Da Parigi era arrivato però un rapido rifiuto a tale possibilità, con il Ministro dell’Interno francese, Christhope Castaner che aveva tuonato: “Da due anni siamo sempre al fianco dell’Italia nel meccanismo di solidarietà per la gestione degli sbarchi. Le chiediamo quindi di rispondere favorevolmente alla richiesta formulata dall’Ong di attraccare nel porto sicuro più vicino.”

Poche ore dopo le proteste francesi all’Alan Kurdi veniva concesso di potersi avvicinare al porto di Arbatax. Ufficialmente tale decisione è stata presa a seguito del peggiorare delle condizioni meteo, con il Viminale che si è affrettato a chiarire come sia “stata avviata la procedura europea di ricollocamento e l’80% dei migranti soccorsi verrà trasferito in altri Paesi europei.”

Nonostante le rassicurazioni del Ministero dell’Interno, risulta evidente come l’Italia si sia piegata, per l’ennesima volta, agli interessi degli altri paesi europei. L’Alan Kurdi si stava recando a Marsiglia, dove il sindaco si era detto pronto a farla sbarcare, e in Francia doveva sbarcare, invece, sono bastate le lamentele del Ministro dell’Interno francese per far capitolare “la resistenza italiana” e concedere (quasi) immediatamente alla nave di poter attraccare in Italia. Alla faccia della tanto sbandierata solidarietà proclamata nella giornata di ieri dalla Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen nel nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo, dal titolo “Un nuovo inizio in materia di migrazioni”. QUI il collegamento alla nota, con il documento, della Commissione europea.

Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini che, memore delle sue battaglie come Ministro dell’Interno, ha tuonato: “La nave Ong tedesca Alan Kurdi, con 125 immigrati clandestini a bordo, era diretta a Marsiglia. La Francia protesta e fa la voce grossa, il governo italiano cede subito ed ecco che la nave si ferma in Sardegna (con buona pace di solidarietà europea, ricollocamenti e aiuti nella difesa delle frontiere esterne). Roba da matti.”

Carlo Alberto Ribaudo