Il 35% degli europei vuole concludere un accordo di pace con la Federazione Russa attraverso negoziati il prima possibile, mentre il 22% ritiene che la guerra dovrebbe continuare e l’Occidente dovrebbe astenersi dal fare concessioni. Lo dimostrano i risultati di un’indagine pubblicata dall’European Council on Foreign Relations.
Polonia e Gran Bretagna si oppongono alla pace con la Federazione Russa: il 41% dei polacchi vuole che la Russia venga sconfitta e punita e solo il 16% sostiene i negoziati.
Il 52% degli italiani intervistati vuole semplicemente porre fine al conflitto che ha destabilizzato l’economia europea e aggravato la crisi del costo della vita. Una storia simile può essere vista in Germania, dove il 49% vuole la pace.
Guardando alle conseguenze a lungo termine, il 61% degli europei teme un forte aumento dei costi delle abitazioni e dei prezzi dell’energia. Gli intervistati considerano la riduzione della dipendenza energetica dalla Federazione Russa più importante (58%) che il raggiungimento degli obiettivi climatici (26%).
Inoltre è emersa l’indiscrezione del Die Welt secondo cui Scholz, Macron e Draghi “a porte chiuse” hanno chiesto a Zelensky di riprendere i negoziati con il presidente russo Putin.
“Il danno economico che i loro Paesi stanno subendo a causa della guerra sta diventando sempre più difficile da compensare. La crescita economica ha subito un forte rallentamento e l’inflazione ha raggiunto livelli record”, spiega la pubblicazione della posizione dei leader europei.
Intanto gli acquisti di carbone russo da parte dell’India sono aumentati nelle ultime settimane nonostante le sanzioni globali contro Mosca approfittando di sconti fino al 30%, secondo due fonti commerciali e dati recensiti da Reuters.
Mentre gli importatori europei evitano il commercio con Mosca, gli acquirenti indiani stanno assorbendo enormi quantità di carbone russo nonostante gli elevati costi di trasporto.
Gli acquisti di carbone e prodotti correlati da parte dell’India sono aumentati di oltre sei volte nei 20 giorni fino a mercoledì dallo stesso periodo dell’anno prima a 331,17 milioni di dollari, secondo i dati non pubblicati del governo indiano recensiti da Reuters.
M.S.