Latinisti di tutto il mondo unitevi, ma non scandalizzatevi! Seppure la giusta definizione latina sia do ut des, ovvero io do una cosa a te e tu la dai a me, aggiungere la consonante P a des – Pdes- non mi farà latinista ma rende bene l’idea.
Strillano di non accettare lezioni di moralità da nessuno, sic et sempliciter, ma neppure un lavaggio a 90° in candeggina riuscirebbe nel dare a loro quella purezza sventolata come Pinocchio raccontava a Geppetto di andare a scuola. Piuttosto rendo merito alla sinistra la straordinaria capacità di prendere, tappare, e far dimenticare quanto prima. Da sempre. Fin da quando s’appropriarono del famigerato oro di Dongo ai giorni nostri. Qualche esempio? I rubli sovietici, la lista Mitrokhin, Gabbietta, Penati, gli 80 milioni di D’Alema… Pouf! Svaniti nell’imbuto del dimenticatoio in meno di un amen.
Che dire del guru Gino Paoli, pescato con le mani nella marmellata svizzera, con ben 2 miliardi del vecchio conio in banca a Lugano? Può capitare a tutti, vero? Non è accaduto niente. Come se nulla fosse successo pure quando un ex magistrato, l’attuale Governatore pugliese, non trovi di meglio nell’accordarsi con la sorella di un boss mafioso per garantire l’incolumità ad un suo protetto. Come osate? Io, i mafiosi, li mettevo in galera! Ha tuonato il solerte Governatore. Forse imprigionavi i mafiosi non allineati… La spudorata risposta di quella carogna di diavoletto sempre pronto nel sussurrarmi tulle le malignità del pensiero umano. Do ut des, avanti compagni! Oddio… a furia di 50 euro a voto si avanza meglio, costerà un po’ ma il risultato è garantito. No, ma a loro non possiamo dire niente, sono i puri dell’immondizia italica.
Sono democratici progressisti, un esempio? Achille Lauro regalava un paio di scarpe, una prima e l’altra dopo il voto, loro donano 50 euro dopo avere verificato il voto. Toh, miserabile, compra cosa vuoi! Più progressisti di così?!?! Non ho scritto la definizione “miserabile” tanto per riempire un rigo, bensì perché questi politici, privi di valore alcuno, comprano la miseria della povera gente infischiandosene di qualsiasi morale sfruttando la loro povertà. A loro è tutto concesso, do ut des. Ed a furia di do ut des hanno cambiato il Belpaese. In nome del sinistro politically correct, nonché di quella Costituzione anacronistica ed in gran parte improvvisata e scritta da loro, ne stiamo subendo di ogni: scuole chiuse per il Ramadan ma via il Crocifisso dalle scuole; no al maiale nelle mense scolastiche, ma si agli animali ammazzati secondo il rito islamico halal (sgozzamento con il volto del macellaio rivolto verso la Mecca) con tanto di timbro d’approvazione dalla congregazione islamica.
È tutto vero, altro che balle! Sta accadendo a Lodi, ma state pur tranquilli che l’uso si estenderà ben presto in tutto lo Stivale in nome e per conto dell’integrazione. Ma quale integrazione? Fatemi capire se debbo io integrarmi a loro, ospiti, oppure sono loro nel dovere integrarsi a me! Integrarsi ai miei costumi, alla mia cultura, alla mia usanza. Perché se dovessi trasferirmi in un Paese straniero, qualsiasi Paese, sarò obbligato nel rispettare le loro tradizioni, la loro parlata, i loro valori. Non come nella nostra italietta sbeffeggiata pure nella religione Cristiana! Pensate ad una patatina Chips in versione islamica e trasmessa in Arabia…
Ma da noi tutto si può, maledetto do ut PDes!
Marco Vannucci