Home » 11 settembre: altre posizioni
Attualità Cultura

11 settembre: altre posizioni

Chi dice la verità a volte sbaglia parole, è naturale. Un bugiardo ha studiato prima cosa deve dire e anche quando è sfinito dice sempre le stesse parole. (Le vite degli altri, film, 2007, regia Florian Henckel)

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente (Bertolt Brecht)

Chi si accontenta di pubbliche verità, vive di menzogne private. (Jean Josipovici)

Ci nutrono di menzogne perché la verità non si può mandar giù. (Stanisław Jerzy Lec)

È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità. (Albert Einstein)

La “Plausible Deniability“, traduzione letterale di “smentita plausibile” consiste nel non insabbiare le fughe di notizie, se queste possono contribuire a ridicolizzare un eventuale complotto (Nico Forconi).

Agente CIA: abbiamo demolito noi le Twin Towers – www.azionetradizionale.com.2017

(www.maurizioblondet.it) – 17.07.2017 – Dopo essere stato rilasciato da un ospedale del New Jersey il venerdì con poche settimane di vita rimaste,Malcolm Howard, 79 anni, un ex operatore della CIA sta raccontando tutto. Il signor Howard sostiene di aver partecipato ad un’operazione CIA segreta per la demolizione controllata delWorld Trade Center 7, l’11 settembre. Formato come ingegnere civile, è diventato un esperto di esplosivi dopo la ricerca e gli studi effettuati nella CIA negli anni ’80, dove ha trascorso 36 anni della sua vita come operatore. Durante la sua carriera ha acquisito conoscenze ed esperienze approfondite in esplosivi e afferma di avere la possibilità di piantare esplosivi in qualsiasi cosa da un accendino a un edificio di 80 piani.

Tra il maggio 1997 e il settembre 2001, Howard ha partecipato ad un’operazione CIA segreta chiamata “New Century“. Lui, insieme a quattro altri operatori della CIA, era incaricato di assicurare che la demolizione dell’edificio del World Trade Center 7 andasse a buon fine senza problemi. Confessa che questa demolizione controllata era diversa dal resto perché “doveva fare finta che non fosse un lavoro di demolizione.” All’epoca non aveva problema a svolgere il compito. Dice che, essendo un patriota, non si è mai domandato nulla dei lavori che faceva per la CIA e per il governo, ma ammette che ora, guardando indietro nel tempo, “qualcosa non era giusto“….omissis”.

E adesso veniamo alle ultime tendenze, secondo cui nemmeno più si deve parlare di fesserie come crollo pancake, riscaldamento delle strutture (versione ufficiale), o demolizioni controllate (complottisti). E’ emersa una figura, di cui, vista l’alta levatura, è difficile anche iniziare a capire cosa dica, ma ci proveremo.

Una studiosa, la dottoressa ingegnere Judy Wood, ha illustrato pacatamente, ma duramente, la situazione. In estrema sintesi: dopo il crollo, c’erano pochissime macerie rispetto alla massa coinvolta e il motivo dichiarato è che tutto era stato polverizzato, tipo Hiroshima: incompatibile con le storie ufficiali, ma anche con le controdeduzioni dei contestatori.

Lei ci fa anche notare che le Torri avevano la loro base sotto il livello dell’Hudson; come si vede dalle prime foto dopo la costruzione, esse inizialmente davano quasi sull’acqua.

A far diga – in caso di sisma o allagamenti – esisteva una grande vasca sotterranea, rimasta straordinariamente asciutta, quasi nulla fosse successo dopo un simile crollo. Sono da escludere bombe, che avrebbero prodotto un riscontro sismico.

Sulle esplosioni, Wood ci fornisce alcune possibili spiegazioni, ma, soprattutto, ci invita a guardare, nei filmati, le evidenze (in verità, più evidenti per un esperto che per noi); ci sprona a iniziare le analisi dalla domanda “cosa è – o non è – successo”, non “come”, rischiando di perdersi tra le supposizioni.

Ci mostra particolari di cui pochi avevano parlato. Per esempio, alcune delle persone che si buttarono dai piani alti, prima si spogliarono, davanti a tutti, di abiti asciutti, ma… l’acqua dei sistemi antincendio o il sudore avrebbero dovuto renderli fradici; ci indica la carta che svolazza, bianca e non bruciacchiata, e un intero settore di parcheggi con le auto bruciate (toasted, le definisce lei), ma tutto il resto intatto, alberi compresi.

Ci informa inoltre che l’amianto era pochissimo, e solo nella Nord, perché in corso di costruzione fu imposto di non installarlo più. Inoltre ci mette in guardia contro i falsi ricercatori di verità, facendo intendere che il “sistema” organizza potere, opposizione, contropotere e contropposizione. Ma allora, che dobbiamo fare? E se lei stessa fosse un “contras” a sua volta?

Nel 2011 Osam Bin Laden venne acciuffato con una mirabolante operazione ad Abbottabad, Pakistan, dove viveva con alcune mogli e figli. Come da narrazione, il furfante si stava gustando un film porno quando le forze speciali USA lo hanno stanato, monitorate a distanza dal presidente Barack Obama e dal segretario di stato Hillary Clinton. Una volta catturato e ucciso, il suo corpo venne sepolto in mare perché nessuno ne reclamava l’indesiderata salma, ma gli americani organizzarono esequie islamiche su una portaerei.

Ammiratori

da WIKI – Franco Piperno (Catanzaro, 5 gennaio 1943) è un attivista, politico e fisico italiano. Con Toni Negri è stato fondatore di Potere Operaio e tra i suoi maggiori leader insieme con Oreste Scalzone, Lanfranco Pace e Valerio Morucci. È stato professore associato confermato (II fascia) di fisica della materia presso l’Università della Calabria. Fu condannato a due anni di reclusione per partecipazione ad associazione sovversiva nel processo 7 aprile, con pena prescritta… Alcune sue dichiarazioni nel 20 marzo del 2008 hanno suscitato perplessità, riguardo ad una, da lui sostenuta, “moralità dei brigatisti” e in un sotteso giudizio sul loro operato. Ha affermato: “È una morale di guerra, non esiste solo una sua o una mia morale. La morale è multipla – ci sono persone che vanno a bombardare una città, e sono considerate degli eroi, e persone che sparano su un bersaglio determinato, che sono considerate dei criminali. Nel secondo caso, solo perché sconfitt” (Franco Piperno a Controcorrente, trasmissione di Sky Tg24). Controverso è anche l’editoriale da lui scritto sul Quotidiano della Calabria in occasione del decimo anniversario degli attentati terroristici a New York, definendoli «un evento dalla bellezza sublime», e i terroristi «un pugno audace di intellettuali».

Infine un articolo che sintetizza sia l’origine della famiglia Bin Laden che il loro particolare rapporto con gli aerei, tratto dall’edizione de “La Stampa” in edicola il giorno 02/08/2015.

 – Si schianta jet, morte la sorella e la matrigna di Bin Laden. Erano dal 28 luglio a Milano. L’aereo era partito da Malpensa e diretto in Gran Bretagna… a bordo del velivolo si trovavano Raja Hashim, moglie del patriarca Mohamed e matrigna di Osama; la sorellastra Sana, che lavorava in un orfanotrofio alla Mecca; e il marito di questa Zuhair Hashim, architetto e ricercatore, secondo la stampa inglese. Da quanto risulta, erano a Milano dal 28 luglio e non hanno avuto incontri ufficiali. Si è trattato probabilmente di una tappa di shopping prima di proseguire per l’Inghilterra. Il bimotore, registrato in Arabia Saudita, non era fermo a Malpensa, ma è passato a prendere il gruppo appositamente per portarlo nell’Hampshire dove avrebbero passato le vacanze e dove erano turisti abituali…Dopo gli attentati dell’11 settembre, i Bin Laden hanno rotto ogni legame con Osama, l’ex capo di al Qaeda ucciso nel 2011 da un commando americano nel Pakistan.  

La famiglia è una delle più ricche e influenti dell’Arabia Saudita, grazie ad un impero nel settore edile e alla vicinanza alla famiglia reale saudita…In Italia, gli interessi dei Bin Laden si concentrano sui marmi di Carrara. L’anno scorso hanno acquistato il 50% di una delle società che controllano le cave di marmo bianco delle Apuane. Oggi la Saudi Binladin Group è la compagnia di costruzioni più grande del paese, un colosso con 35.000 dipendenti in tutto il mondo. …Mohamed ha avuto 54 figli da 22 mogli diverse. Osama fu il numero 17 (una sorella, Salha, ha sposato il ciociaro Paolo Piccirillo, conosciuto negli USA, ndr). Il patriarca non iniziò solo la fortuna dei Bin Laden, ma anche la maledizione dei cieli indissolubilmente legata al suo nome. Morì in un incidente aereo nella penisola arabica nel 1967. La stessa sorte toccò al figlio primogenito Salem, che aveva ereditato l’impero e morì nell’88 in Texas a bordo d’un velivolo ultraleggero fulminato da un contatto con le linee elettriche. Il testimone è passato a Bakr, oggi a capo dell’impero. Alessandra Rizzo, Stefano Rizzato, 2015

New York, ferita ma indomita, la città dell’opportunità e delle libertà per tutti, ha vissuto tante crisi, è decaduta e risorta e ora è di nuovo in pista. Nella saga del libro “New York” di Edward Rutherfurd, uno dei tanti protagonisti osserva sagacemente, ai tempi della depressione del 1907 (ricordata come “Il panico”): “Il mercato non doveva essere saggio? Così diceva la gente, ma William non ne era tanto sicuro. A volte, gli sembrava, il mercato non era altro che un aggregato di individui, come un banco di pesci, che si alimentavano di piccole speranze finché uno spavento non li faceva sbandare tutti“.

Ma l’11 settembre non ha fatto sbandare nessuno e Wall Street, è andata avanti, quasi nulla fosse accaduto, considerando altresì la catastrofe Enron, cronologicamente successiva, ma annunciata da mesi nell’ambiente.

* La Enron Corporation è stata una delle più grandi multinazionali statunitensi, operante nel campo dell’energia… Nel 2001 … improvvisamente fallì. L’avvenimento giunse del tutto inaspettato poiché ufficialmente l’azienda negli ultimi dieci anni aveva avuto una crescita molto rapida, decuplicando il proprio valore e raggiungendo il posto nella classifica delle più importanti multinazionali degli USA. Tuttavia nel giro di pochissimo tempo le azioni Enron, da tutti considerate solidissime, persero tutto il loro valore, passando dalla quotazione di 86 dollari a 26 centesimi, bruciando così circa 60 miliardi di dollari nel giro di tre mesi. Ciò portò numerosi dipendenti a gravi difficoltà, poiché era stata fatta loro una proposta che permetteva loro di acquistare le azioni della società e non poterono far nulla per ripararsi dal disastro. L’opinione pubblica pretese chiarimenti, poiché pareva inspiegabile che una multinazionale che aveva un fatturato di circa 130 miliardi di dollari all’anno crollasse così rapidamente senza segnali premonitori. Indagando più a fondo si scoprì che la Enron innanzitutto manteneva alto il livello dei suoi redditi con trucchi contabili, ma anche ottenendo agevolazioni da parte del governo, ottenute in cambio di aiuti nelle campagne elettorali o donazioni a numerosi uomini politici in denaro o in pacchetti azionari. – da WIKI                           

Quando si tornò alla vita, prese piede un nuovo modo di relazionarsi, più umano e gentile, tra i prima impazienti e distratti abitanti. Tornarono i sorrisi; i video dei nuovi artisti ci riproposero “avenue” e case liberty, scenari urban e vialoni di Harlem, oltre ai “vecchi” Empire e Chrysler, richiamati in provvisorio servizio iconografico. In una seconda fase le due scomparse torri sono riapparse nei film e nei videoclip e nuovamente insinuate nel presente, secondo abili piani di marketing, che risultavano certamente graditi. Eccole, alla fine del primo decennio duemila, nelle cartoline, nelle sculture kitsch e cheap per turisti, nei poster, nei calendari; rivendute in tutte le salse, in notturna, in giallo anni ottanta o in metallico duemila.

Uno degli scampati al crollo, un francese che vi lavorava, si dichiarò amareggiato perché gliele avevano portate via, esprimendo un sentimento comune a molti noi. Quell’architettura insolente, dopo la prima ostilità, lo aveva stregato; completava appieno il profilo della nostra personale Paperopoli. Ci abituammo alla “presenza dell’assenza”. Poi, improvvisamente, il duo di cristallo sparì di nuovo dalla circolazione. Arrivava la nuova star.

E’ sorto un altro gigante, chiamato “One World Trade Center” (soprannome, Freedom Tower), di quelli moderni, “ecologici”, dove non si inspirano sostanze tossiche, più funzionale alla vita odierna. Non c’è la terrazza panoramica, ti devi accontentare di schiacciare il naso contro i vetri. E nel frattempo ci accorgiamo che ne hanno piantato molti nuovi in giro e altri stanno venendo su. Quindi…i grattacieli non sono passati di moda! Non sono antieconomici! O di ostacolo ai ritmi attuali, insicuri, poco ergonomici…e chi ci sarà dentro? Li avranno riempiti di inquilini o stanno lì a nostro beneficio, perché il sogno continui?

Vai al memorial, con i due vasconi, l’acqua scorre: ci metti le mani e ti sembra di sentire gli ultimi respiri delle vittime. Che poi, quali e quante sono davvero?

Coincidenze

Nell’agosto 2001 chi scrive acquistò un profumo spray di marca, con questa immagine sul contenitore. Due torri, molto simili alle Twins, e un gruppo di persone che sembra scappare. Premonizioni?

Abbiamo tratto una sola conclusione: su certi temi non tocchiamo palla. Non te la fanno toccare, nemmeno in un campetto periferico

Carmen Gueye

Riguardo l'autore

carmengueye

Carmen Gueye genovese laureata in lettere antiche, già pubblicista e attiva nel sociale, è autrice di romanzi, saggi e testi giuridici